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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Fotovoltaico, Enel contro Provincia. Impugnato il discusso regolamento provinciale

BRINDISI – Provincia di Brindisi contro Enel (o meglio, il contrario) davanti al Tar il 23 marzo prossimo a causa del “Regolamento per la redazione degli studi e la valutazione della compatibilità ambientale di impianti fotovoltaici da realizzarsi nel territorio della Provincia di Brindisi”, approvato con delibera dal consiglio provinciale del 29 novembre 2010, un atto che non ha alcun valore dal punto di vista normativo essendo competenza della Regione emanare tali provvedimenti sulla base di linee guida nazionali. L’avvocato dell’ente, che ha deciso di resistere, ovviamente sarà pagato con i soldi pubblici.

BRINDISI – Provincia di Brindisi contro Enel (o meglio, il contrario) davanti al Tar il 23 marzo prossimo a causa del “Regolamento per la redazione degli studi e la valutazione della compatibilità ambientale di impianti fotovoltaici da realizzarsi nel territorio della Provincia di Brindisi”, approvato con delibera dal consiglio provinciale del 29 novembre 2010, un atto che non ha alcun valore dal punto di vista normativo essendo competenza della Regione emanare tali provvedimenti sulla base di linee guida nazionali. L’avvocato dell’ente, che ha deciso di resistere, ovviamente sarà pagato con i soldi pubblici.

La vicenda, già nota a chi segue i problemi energetici ed in particolare quello dello sviluppo e della regolamentazione delle fonti rinnovabili (Fer), merita comunque un rapidissimo riassunto delle puntate precedenti. Il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, comincia a sparare a zero contro l’invasione del territorio da parte degli impianti fotovoltaici, una corsa alle autorizzazioni e alla realizzazione dei progetti che minaccia gli equilibri ambientali e paesaggistici nelle campagne del Brindisino, e sarebbe anche potenziale veicolo – Ferrarese ne va a parlare in procura un paio di volte – di infiltrazioni mafiose.

Nel frattempo la Regione Puglia, verificando gli effettivi squilibri provocati da carenze dei precedenti regolamenti, ha già deciso di intervenire con una normativa più adeguata, ma deve aspettare prima il varo delle linee guida nazionali: il governo Berlusconi, che recentemente ha tagliato gli incentivi per le Fer tra grandi proteste degli ambientalisti e delle aziende, è in grave ritardo. Ma alla fine l’operazione va in porto e il regolamento regionale viene varato, con entrata in vigore dal 31 dicembre 2010. Un giorno prima dell’approvazione della norma da parte della giunta regionale, Massimo Ferrarese fa approvare dal consiglio il regolamento provinciale, glissando su un evidentissimo difetto di competenza: la Provincia non può predisporre e adottare normative in materia di energia, ma solo applicare su delega quelle varate dalla Regione nell’ambito di direttive nazionali ed europee.

Accade così che il 7 dicembre 2010 l’ufficio competente della Provincia scrive ad Enel Green Power, la società in attesa di valutazione di impatto ambientale per un  progetto da 71,64 megawatt di potenza installata in quel di Cerano, in un’area agricola ormai compromessa e parzialmente improduttiva. Proprio una delle tipologie ritenute maggiormente idonee dal nuovo regolamento regionale in attesa di entrare in vigore. Ma la Provincia di Brindisi chiede a Enel Green Power Spa di adeguare la documentazione presentata con istanza di Via al famoso regolamento approvato con delibera del consiglio provinciale di Brindisi n. 68 del 29 novembre 2010, quello che tutt’al più potrebbe avere il valore di un ordine del giorno, secondo molti osservatori. Adesso vedremo cosa ne pensa il Tar di Lecce.

Infatti Enel Green Power ha immediatamente proposto ricorso ai giudici amministrativi per l’annullamento, previa sospensione, della nota della Provincia di Brindisi del 07 dicembre 2010 numeri 106874, e ovviamente del già più volte citato regolamento provinciale quale atto presupposto. Ma non è tutto, stessa cosa ha fatto Medinvest Srl cui, sempre il 7 dicembre, la Provincia aveva inviato analoga nota, anche in questo caso richiamando il regolamento votato dal consiglio provinciale. Medinvest attende l’autorizzazione per costruire undici impianti fotovoltaici in territorio di Mesagne, con potenza installata variabile tra gli 0,7 e i circa 4 megawatt ciascuno. In questo caso l’udienza in cui il Tar si deve preliminarmente pronunciare sulla richiesta di sospensiva non è stata ancora fissata. Ma dovrebbe fare da ordinanza-pilota quella che riguarda il ricorso di Enel Green Power.

Inutile nascondere, anche se si tratta di questione di rilevanza obiettiva certamente minore, che Ferrarese è il patron della squadra di basket  che calca i parquet di Lega A in tutta Italia con la maglia su cui spicca il marchio dello sponsor Enel. Ora, al di là del fatto che Ferrarese non è affatto tenuto per questo ad agevolare le pratiche della società elettrica, e che la società elettrica non deve ritirare sempre per questo il proprio sostegno economico alla società New Basket Brindisi, la domanda è: chi sceglie di fare politica non dovrebbe dare un taglio vero ad altri interessi che prima o poi finiscono per determinare – nel migliore dei casi – paradossi di tal fatta?

Tornando e chiudendo con il fotovoltaico, in valutazione presso l’ufficio Via della Provincia di Brindisi c’è anche il progetto della 3M Energia Srl, che fa capo al gruppo di Maurizio Zamparini. Si tratta di campi fotovoltaici che hanno un potenziale installato previsto di 199.962 kWp (circa 200 megawatt), con alcuni confini a ridosso anche della centrale di Cerano. La provincia chiederà anche alla 3M Energia di adeguare la documentazione al regolamento varato dal consiglio? Farà testo, ovviamente, il pronunciamento del Tar.

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