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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Nof a Br Lng: "Indaghi la procura"

BRINDISI - Richiesta senza mezzi termini dell'intervento della magistratura per far luce sul ribaltamento del parere del Comitato tecnico regionale Puglia circa il rilascio del Nof al progetto del rigassificatopre di Brindisi Lng-British Gas. Il Ctr aveva ad aprile, a maggioranza, respinto il parere favorevole della sottocommissione istruttoria al rilascio del Nulla osta di fattibilità, ma ieri l'altro ha effettuato un nuovo esame della relazione su ricorso di Brindisi Lng, mutando - sempre a maggioranza - parere e rilasciando il Nof. La reazione della Regione Puglia (durissima) del Comune e della Provincia di Brindisi sono giunte a stretto giro, adesso arrivano quelle dell'opposizione di sinistra e di quella ambientalista al Comune di Brindisi, e del fronte del no al rigassificatore. Da ricordare che il cantiere è comunque confiscato.

BRINDISI - Richiesta senza mezzi termini dell'intervento della magistratura per far luce sul ribaltamento del parere del Comitato tecnico regionale Puglia circa il rilascio del Nof al progetto del rigassificatopre di Brindisi Lng-British Gas. Il Ctr aveva ad aprile, a maggioranza, respinto il parere favorevole della sottocommissione istruttoria al rilascio del Nulla osta di fattibilità, ma ieri l'altro ha effettuato un nuovo esame della relazione su ricorso di Brindisi Lng, mutando - sempre a maggioranza - parere e rilasciando il Nof. La reazione della Regione Puglia (durissima) del Comune e della Provincia di Brindisi sono giunte a stretto giro, adesso arrivano quelle dell'opposizione di sinistra e di quella ambientalista al Comune di Brindisi, e del fronte del no al rigassificatore. Da ricordare che il cantiere è comunque confiscato.

Il comunicato di Giovanni Brigante, Roberto Fusco e Riccardo Rossi

"E’ da considerarsi atto gravissimo il parere positivo sul rigassificatore di Brindisi reso dal Comitato Tecnico Regionale nella giornata di ieri, a distanza di appena due mesi dal parere negativo in precedenza espresso dalla stessa Commissione Tecnica Regionale. Sorprende come un progetto che abbia ricevuto un parere negativo appena 60 giorni addietro, possa aver ricevuto un parere positivo, stante anche i palesi pericoli che evidenzia la localizzazione del rigassificatore nelle vicinanze delle torce del petrolchimico e di ben sette impianti ad alto rischio di incidente rilevante.

Sorprende ancor più l’accoglimento da parte del Comitato tecnico regionale della istanza della Brindisi Lng di riapertura del procedimento (dopo il parere negativo già espresso dal medesimo Ctr), ove si consideri che per diversi anni il comitato ha sempre disatteso analoghe istanze di riapertura del procedimento avanzate dalla Provincia di Brindisi – per esposte ragioni di pericolo pubblico - riguardo al parere a suo tempo espresso dal Ctr nel procedimento di autorizzazione dell’impianto conclusosi con l’autorizzazione del 2002, poi sospesa dal Ministero e ritenuta illegittima dalla Magistratura, tanto da aver portato alla confisca del sito.

Si chiede pertanto l’adozione da parte del Comune di ogni iniziativa legale idonea a conseguire la revoca e/o l’annullamento del parere favorevole reso dal Ctr nella giornata di ieri, e si chiede che la Magistratura faccia piena luce sulla vicenda".

Il comunicato delle associazioni contro il rigassificatore

"È incredibile: il Comitato Tecnico Regionale che il 4 aprile scorso aveva negato il Nulla Osta di Fattibilità (Nof) al progetto per la costruzione del rigassificatore a distanza di poco più di due mesi, chissà per quali impulsi e attraverso quali logiche, decide di contraddire se stesso e ribalta il citato responso concedendo l’assenso. Per il CTR quindi poco più di sessanta giorni addietro non sussistevano le condizioni di sicurezza per la realizzazione dell’opera ed oggi invece, proprio quando le illegalità e la pericolosità dell’impianto hanno trovato autorevole conferma in un processo e in una sentenza penale, che ha disposto anche la confisca della “colmata a mare” destinata ad ospitare l’impianto medesimo, le immutate condizioni di sicurezza fanno fare al comitato un acrobatico “dietro-front”.

Assistiamo quindi ad un ripensamento illogico, sconcertante e abnorme sia per il contenuto e sia per la procedura attraverso la quale è stato operato: un organo tecnico, che dovrebbe pronunciarsi dopo approfonditi accertamenti dice una cosa e dopo poco si riconvoca (neppure osservando le norme in materia di “autotutela”) per affermare il contrario di quanto deliberato in precedenza. L’accaduto costituisce ulteriore conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto e di quanto ha messo in rilievo il citato processo penale: la vicenda del rigassificatore è stata segnata, e purtroppo continua ad esserlo, da fatti e comportamenti che preoccupano e richiedono ulteriori interventi sul versante giudiziario per il totale ripristino della legalità sotto ogni profilo e sul versante amministrativo per la definitiva revoca del provvedimento autorizzativo a suo tempo emesso dal competente ministero.

La pronta e ferma reazione dei vertici della Regione Puglia, delle Amministrazioni locali e delle espressioni democratiche cittadine dimostra quanto sia impercorribile (non solo per la confisca) la tortuosa via che percorre la società interessata che, da una parte, sbandiera strumentali propositi di rinuncia al progetto e, dall’altra, si adopera con tutti i mezzi per farlo risorgere dalle sue ceneri tentando di far passare il caso Brindisi (che presenta caratteri di enorme gravità) per una vicenda segnata da ritardi burocratici e contrasti locali. Una malinconica “telenovela” che sta arrecando enormi danni allo sviluppo di un  martoriato territorio che vuole costruire il proprio futuro a misura delle pressanti esigenze".

Italia Nostra, Legambiente Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, PeaceLink.

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