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Sabato, 20 Aprile 2024
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Operai Edipower, sì ad accordo

BRINDISI – Pur di non giungere alla chiusura dell’impianto, l’assemblea dei lavoratori della termoelettrica Edipower di Brindisi Nord oggi ha approvato con soli 3 voti contrari e un’astensione l’ipotesi di accordo raggiunta tra azienda e sindacati, che tiene ancora in bilico gli assetti produttivi della centrale per vari mesi, senza alcun impegno certo sulla realizzazione del piano industriale da tempo accantonato dalla stessa Edipower.

BRINDISI – Pur di non giungere alla chiusura dell’impianto, l’assemblea dei lavoratori della termoelettrica Edipower di Brindisi Nord oggi ha approvato con soli 3 voti contrari e un’astensione l’ipotesi di accordo raggiunta tra azienda e sindacati, che tiene ancora in bilico gli assetti produttivi della centrale per vari mesi, senza alcun impegno certo sulla realizzazione del piano industriale da tempo accantonato dalla stessa Edipower.

E infatti l’assemblea ha rimarcato “non solo la necessità della programmazione delle attività finalizzate alla produzione dell’impianto per l’anno 2012, ma soprattutto la conferma del piano di sviluppo e degli investimenti,  indispensabili ad assicurare le migliori tecnologie esistenti per ridurre l’impatto ambientale e una sempre più spinta efficienza energetica, attraverso il rifacimento delle caldaie, il revamping delle turbine, la realizzazione dei filtri a manica, degli impianti di desolforazione dei fumi e del parco carbone coperto”.

Nel corso dell’assemblea “il componente Rsu di Cisal Federenegia, ha informato la platea – fanno sapere i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, la Filctem, la Flaei e la Uilcem - che in coerenza con il percorso unitario già avviato negli incontri svolti presso la Prefettura di Brindisi, alla presenza delle Istituzioni Locali e di Confindustria Brindisi, ritenendo soddisfacente i contenuti dell’ipotesi, anche la sua organizzazione, in data 21 Marzo 2012, ha sottoscritto l’intesa”.

L’accordo costerà ancora sacrifici e incertezze: “Dopo un approfondito dibattito con numerosi e animati interventi, anche a fronte di rinnovati e più stringenti sacrifici economici e gestionali, attraverso fruizione collettiva delle ferie, azzeramento dello straordinario, utilizzo della trasferta presso altri siti produttivi Edipower, riduzione della reperibilità, fortissima incertezza sull’erogazione del premio di produttività per il prossimo anno, l’assemblea dei lavoratori ha approvato l’ipotesi di accordo con 3 voti contrari e 1 astenuto”.

Da qui la richiesta alla nuova Edipower, ma anche alla città e alle istituzioni locali, un impegno per dare “finalmente la giusta stabilità ad un importante settore produttivo”. Ma non sono pochi i soggetti politici ed istituzionali, e persino il documento programmatico preliminare del Piano urbanistico generale, che vogliono la centrale Edipower, dopo decenni ancora sprovvista di desolforatori e vicinissima al centro cittadino, chiusa per sempre.

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