rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
energia

Petrolchimico, vertice straordinario dei sindacati: "Si tutelino i posti di lavoro"

BRINDISI – Questa volta i sindacati fanno fronte comune e si schierano tutti in maniera critica nei confronti dell'azienda, dopo che lo stabilimento del petrolchimico è stato raggiunto questa mattina da un provvedimento giudiziario con cui è stato preannunciato il sequestro delle torce di sicurezza.

BRINDISI – Questa volta i sindacati fanno fronte comune e si schierano tutti in maniera critica nei confronti dell'azienda, dopo che lo stabilimento del petrolchimico è stato raggiunto questa mattina da un provvedimento giudiziario con cui è stato preannunciato il sequestro delle torce di sicurezza.

I sindacati si sono riuniti nel pomeriggio di oggi presso il salone della Cisl in un vertice straordinario, al termine del quale (si è concluso attorno alle 20) hanno espresso forte preoccupazione per l'evolversi della vicenda, anche perchè il sequestro delle torce determinerebbe inevitabilmente il blocco dell'impianto. “E' ovvio che ci auguriamo che non si arrivi davvero al blocco dell'impianto”, sostiene Michela Almiento della Cgil. “Dalle indagini emergono dati senz'altro preoccupanti, ma a questo punto l'importante è non perdere di vista né la salute dei cittadini né il lavoro dei dipendenti”.

Anche Corradino De Pascalis (Cisl) traccia un quadro allarmante: “E' la goccia che potrebbe far traboccare il vaso della questione occupazionale. Stiamo parlando di impianti che si sono sempre distinti in fatto di sicurezza, ecco perchè riteniamo sia il momento di attendere, per capire se esistano effettivamente responsabilità per la conduzione degli impianti”. Come la Almiento, comunque, De Pascalis rivolge un pensiero ai lavoratori: “Non so cosa accadrà, ma tutti quei dipendenti non possono rimanere da un giorno all'altro senza occupazione”.

Infine, Licchello (Uil): “Mancava solo questa, in un territorio già funestato da tante vertenze. Qui c’è la mancanza di attaccamento al territorio da parte delle società che avrebbero dovuto adeguarsi dal 2008 al 2010 e mettersi in regola sia con le normative ambientali sia con le normative di sicurezza”. Per Licchello, la soluzione è una: “Nei prossimi 20 giorni, le società del Petrolchimico dovranno mettersi in regola. I sindacati? Non si sottrarranno certamente dal loro compito”. I sindacati, insomma, vogliono che le società seguano le indicazioni impartite dalla magistratura, predispongano un piano tecnicamente e scientificamente credibile per il monitoraggio delle sostanze inviate in torcia esclusivamente in casi di emergenza, e per uno smaltimento dei rifiuti alternativo.

Domani mattina, comunque, alle 9 i rappresentanti delle organizzazioni sindacali passero prima da Basell e poi da Polimeri Europa. “Devono dirci - dice il segretario della Filcem Cgil, Salvatore Viva - cosa intendono fare esattamente nei venti giorni concessi con senso di responsabilità dalla procura e dal gip. Poi prenderemo le nostre decisioni sapendo che una chiusura degli impianti di Polimeri va sventata, perchè sarebbe un disastro. Francamente siamo invece più tranquilli per ciò che riguarda Basell”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Petrolchimico, vertice straordinario dei sindacati: "Si tutelino i posti di lavoro"

BrindisiReport è in caricamento