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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Progetti Sfir ed Edipower: no del Pd

BRINDISI - L'amministratore di A2A, l'utility che ha acquisito una parte delle centrali Edipower dopo la ristrutturazione societaria di Edison, Giuseppe Sala, rilancia l'ipotesi di fare della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena un termovalorizzatore di Cdr? Voci, e per ora solo voci, circa l'intenzione di Sfir di chiedere un raddoppio della sua centrale interna a biomasse nella raffineria sempre a Costa Morena? Quello del Pd a queste ipotesi è un doppio no. Lo fa sapere il senatore Salvatore Tomaselli.

BRINDISI - L'amministratore di A2A, l'utility che ha acquisito una parte delle centrali Edipower dopo la ristrutturazione societaria di Edison, Giuseppe Sala, rilancia l'ipotesi di fare della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena un termovalorizzatore di Cdr? Voci, e per ora solo voci, circa l'intenzione di Sfir di chiedere un raddoppio della sua centrale interna a biomasse nella raffineria sempre a Costa Morena? Quello del Pd a queste ipotesi è un doppio no. Lo fa sapere il senatore Salvatore Tomaselli.

"In relazione alle preoccupazioni espresse dal consigliere regionale Curto relative all’ipotesi di raddoppio della capacità produttiva dell’impianto energetico della Sfir di Brindisi, sarebbe oltremodo curioso commentare le voci o i boatos in assenza di proposte e progetti ufficiali. Ciò non ci impedisce, però, di ribadire quanto sostenuto nella recente campagna elettorale e quanto, coerentemente, siamo impegnati a realizzare nell’azione di governo con la amministrazione guidata da Mimmo Consales".

La presenza a Brindisi "del più grande polo energetico del paese e dell’Europa intera non può in alcun modo prevedere ulteriori installazioni di produzioni di energia su questo territorio, anzi, riteniamo - dice Tomaselli - non più rinviabile una graduale ma certa riduzione di una così alta concentrazione di capacità produttiva ed, in particolare, una conseguente riduzione, in misura definita e sensibile, nell’utilizzo di combustibili altamente inquinanti e climalteranti come il carbone, a cominciare dalla centrale dell’Enel di Cerano".

"Tutto ciò in un rapporto leale e trasparente - prosegue il senatore del Pd brindisino - ma all’insegna della più efficace e intransigente difesa degli interessi di un territorio che in questi ultimi decenni ha pagato un tributo altissimo alla presenza di grandi impianti industriali dall’impatto ambientale così invasivo. Una nuova politica industriale è possibile anche a Brindisi, in un quadro di sostenibilità ambientale che tenga necessariamente assieme la tutela del lavoro con la tutela dell’ambiente e della salute".

"Nello specifico per l’impianto Sfir– peraltro oggetto di verifiche per presunte gravi violazioni ambientali - sarebbe del tutto inaccettabile un ulteriore ampliamento nella produzione di energia, attività che ha già sostanzialmente soppiantato la prevista originaria attività di produzione di zuccheri. Cosi come non possiamo che ribadire - conclude Tomaselli - la nostra totale opposizione all’idea di trasformare l’impianto di Edipower in termovalorizzatore, ipotesi ancora oggi rilanciata dal principale quotidiano economico nazionale sulla base delle dichiarazioni del Presidente di A2A Giuseppe Sala".

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