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Sabato, 20 Aprile 2024
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Salta anche il consiglio comunale sulle convenzioni: "In attesa dei limiti fissati dal ministero"

BRINDISI - “Inutile discutere oggi in consiglio di convenzioni con l’Enel se il 15 gennaio, data fissata dal ministero dell’Ambiente per la riunione della commissione Aia (Autorizzazione integrata ambientale), i parametri di riferimento per le emissioni massiche potrebbero cambiare ulteriormente”, così ha parlato il sindaco Domenico Mennitti nella conferenza stampa convocata a reti unificate con il resto della maggioranza a palazzo Nervegna per spiegare le ragioni di quella che sembrava, ma solo apparentemente, una diserzione delle assise.

BRINDISI - “Inutile discutere oggi in consiglio di convenzioni con l’Enel se il 15 gennaio, data fissata dal ministero dell’Ambiente per la riunione della commissione Aia (Autorizzazione integrata ambientale), i parametri di riferimento per le emissioni massiche potrebbero cambiare ulteriormente”, così ha parlato il sindaco Domenico Mennitti nella conferenza stampa convocata a reti unificate con il resto della maggioranza a palazzo Nervegna per spiegare le ragioni di quella che sembrava, ma solo apparentemente, una diserzione delle assise.

“Tutto è soltanto rinviato – ha spiegato Mennitti – aspettiamo di capire cosa sarà deciso a livello ministeriale, ma possiamo fin d’ora rassicurare sul fatto che ogni decisione, anche minima, sarà presa nel rispetto del più ampio confronto con la popolazione, quindi con le associazioni sindacali e i movimenti ambientalisti in primis”. “Nessuno tema”, ha precisato infine il primo cittadino, con ampio assenso di tutto il centrodestra ma anche dell’ex presidente del consiglio Nicola Di Donna, rientrato per l’occasione nei ranghi della forza di governo, “che qualcuno possa tramare nelle stanze del potere, lasciando fuori dalla porta gli interlocutori principi di questa vicenda, ossia i cittadini”.

A questo punto va anche sottolineato, per dovere di cronaca, che i nuovi parametri per le emissioni potrebbero anche essere più favorevoli all'azienda, considerando la politica sin quei seguita dal Ministero dell’Ambiente e la brutta sorpresa del benzo(a)pirene libero a Taranto. Ma si vedrà tra poche settimane.

Rassicurare, era questo l’obiettivo della conferenza stampa convocata in tutta fretta per questo pomeriggio. Il 15 gennaio insomma è la data che potrebbe vanificare il contenuto delle bozze top secret sottoscritte qualche giorno addietro dallo stesso Mennitti, dal presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, e dal governatore Nichi Vendola, dedicate al rinnovo della più importante delle convenzioni con le società energetiche del polo brindisino, l’Enel.

Allo stato, la richiesta che sarà sottoposta al colosso energetico parla di una riduzione del dieci per cento di carbone come taglio praticato direttamente sugli impieghi della centrale “Federico II”, cui aggiungere un ulteriore 5 per cento derivante da produzioni sostitutive, con annessa copertura del carbonile. Cifre che, ha spiegato sempre Mennitti, potrebbero non avere più senso a fronte di differenti determinazioni dei livelli minimi consentiti da parte del ministero.

Se per la maggioranza, compatta, il ragionamento non fa una piega, del tutto altrimenti stanno le cose per l’opposizione che ha convocato, seduta stante, una controconferenza a palazzo di città, in sala giunta. Tutti presenti: dal leader del Pd Salvatore Brigante, a Vincenzo Guadalupi che ha parlato tanto per Rifondazione comunista quanto per Sel, Francesco Cannalire per Api e Cosimo D’Angelo  per Noi Centro. “Chi rifiuta il confronto ha sempre torto”, hanno tuonato gli esponenti della minoranza, secondo cui il consiglio si sarebbe dovuto tenere lo stesso, a prescindere da ogni ulteriore determinazione della commissione ministeriale.

“Non erano soltanto le convenzioni, l’oggetto della discussione consigliare fissata per oggi”, hanno detto i consiglieri di centrosinistra, “Avremmo voluto discutere della chiusura della centrale Brindisi Nord Edipower, di riduzione del consumo del carbone e non solo delle emissioni: è uno scandalo che il sindaco Mennitti e i suoi si siano sottratti”. Sullo stesso fronte le posizione dei No al Carbone che hanno presidiato, in pacifica protesta, entrambi i palazzi, guardati a vista dagli agenti della Polizia di Stato in tenuta antisommossa.

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