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Tarantino: “Inaccettabile il piano industriale di Edipower”

BRINDISI – Il Pd si fa sentire, le associazioni ambientaliste no. Almeno secondo il segretario provinciale del Partito democratico, Corrado Tarantino. Non piace infatti al Pd il nuovo piano industriale presentato martedì agli enti locali da Edipower; contesta in particolare che l’azienda non debba far ricorso ad una Valutazione d’impatto ambientale dopo la modifica del piano a cui il Governo aveva già concesso la Via.

BRINDISI – Il Pd si fa sentire, le associazioni ambientaliste no. Almeno secondo il segretario provinciale del Partito democratico, Corrado Tarantino.  Non piace infatti al Pd il nuovo piano industriale presentato martedì agli enti locali da Edipower; contesta in particolare che l’azienda non debba far ricorso ad una Valutazione d’impatto ambientale dopo la modifica del piano a cui il Governo aveva già concesso la Via. Ma a Tarantino non piace neppure il silenzio delle associazioni ambientaliste sull’argomento. Il segretario provinciale torna sulla mancata conversione dei gruppi, attualmente fermi, a turbogas come invece era previsto nel piano. “Come Pd – ha scritto in una nota Tarantino –  riteniamo che tale posizione, la quale fa decadere definitivamente il piano industriale di conversione a ciclo combinato dell’intero impianto alla base della vendita ad Edipower di quella centrale, sia inaccettabile. Ciò comporterebbe infatti il mantenimento della movimentazione e dell’uso del carbone a ridosso dell’insediamento urbano, stracciando ogni accordo precedente e trasformando in definitiva una situazione transitoria eccezionale”.

Edipower invece, nel piano presentato martedì al Governo e agli enti locali, si impegnata a finanziare con 40 milioni di euro il nuovo carbonile coperto, che alimenta gli altri due gruppi in funzione, e a creare i desolforatori per ridurre le emissioni di ossidi di zolfo, a prescindere dalla qualità di carbone.

“Ci preoccupa il silenzio assordante delle associazioni ambientaliste – conclude Trantino – e non condividiamo qualunque posizione assunta dalle Istituzioni senza aver attivato un adeguato confronto politico e nelle sedi consiliari. Riteniamo che sulla questione nulla può essere dato per scontato e che le conseguenti decisioni debbano tener conto della situazione complessiva del polo energetico e della condizione ambientale di Brindisi nonché della chiusura del percorso in atto per la firma delle convenzioni prima della relativa Conferenza di servizi”.

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