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Tomaselli: "Euro-reprimenda all'Italia per il taglio degli incentivi alle rinnovabili"

ROMA - Dopo il taglio agli incentivi per le fonti rinnovabili, operazione che ha avuto il potere di mandare su tutte le furie imprese, sindacati e ambientalisti, arriva la censura da Bruxelles. La notizia è stata diffusa oggi dal senatore Salvatore Tomaselli del Pd, membro della Commissione industria di Palazzo Madama. "E' uno schiaffo sonoro al governo italiano la lettera con cui il commissario europeo all'energia Oettinger ha censurato l'azione demolitoria di sostegno alle rinnovabili promossa, in particolare, dal ministro Romani. Ciò che da settimane viene denunciato da un vasto tessuto di forze sociali e imprenditoriali - dice Tomasseli - ad esclusione delle lobbies dei combustibili fossili e dell'improbabile ritorno al nucleare, viene ora autorevolmente sostenuto dalla stessa Commissione Europea: il commissario Oettinger rileva, infatti, esplicitamente, che con il Decreto Legislativo n. 28 dello scorso marzo il governo ha non solo smantellato un quadro di incentivi approvato appena sei mesi prima, ma ha, soprattutto, leso in modo evidente i principi di certezza del diritto, ha compromesso la stabilità degli investimenti, ha indebolito uno dei pochi settori capaci di produrre occupazione in questi anni di grave crisi".

ROMA - Dopo il taglio agli incentivi per le fonti rinnovabili, operazione che ha avuto il potere di mandare su tutte le furie imprese, sindacati e ambientalisti, arriva la censura da Bruxelles. La notizia è stata diffusa oggi dal senatore Salvatore Tomaselli del Pd, membro della Commissione industria di Palazzo Madama. "E' uno schiaffo sonoro al governo italiano la lettera con cui il commissario europeo all'energia Oettinger ha censurato l'azione demolitoria di sostegno alle rinnovabili promossa, in particolare, dal ministro Romani. Ciò che da settimane viene denunciato da un vasto tessuto di forze sociali e imprenditoriali - dice Tomasseli - ad esclusione delle lobbies dei combustibili fossili e dell'improbabile ritorno al nucleare, viene ora autorevolmente sostenuto dalla stessa Commissione Europea: il commissario Oettinger rileva, infatti, esplicitamente, che con il Decreto Legislativo n. 28 dello scorso marzo il governo ha non solo smantellato un quadro di incentivi approvato appena sei mesi prima, ma ha, soprattutto, leso in modo evidente i principi di certezza del diritto, ha compromesso la stabilità degli investimenti, ha indebolito uno dei pochi settori capaci di produrre occupazione in questi anni di grave crisi".

Il senatore prosegue: "Un governo che, con pervicacia, ignora i pronunciamenti del Parlamento che si espresso alla unanimità nel chiedere una immediata e forte correzione dei guasti provocati dal Decreto sulle rinnovabili, che ha letteralmente bloccato da circa due mesi tutti gli investimenti in corso, specie nel fotovoltaico. Sono venute dal Parlamento indicazioni chiare e vincolanti che il governo tuttora non ha inteso ancora recepire: la salvaguardia degli investimenti avviati sulla base della precedente normativa per ripristinare la certezza del diritto e non pregiudicare migliaia di posti di lavoro; la definizione di un nuovo quadro di incentivi che, in un condivisibile processo di graduale diminuzione degli stessi fino al raggiungimento della grid parity entro il decennio, consenta la remunerazione degli investimenti e un costo sostenibile per i consumatori". Con la lettera del commissario Gunther Oettinger, l'inaffidabilità del sistema Italia, conclude Tomaselli, "oggi ha subìto una ulteriore e clamorosa conferma. Purtroppo".

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