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Un Gruppo di supporto per la sicurezza nella centrale Enel di Cerano

BRINDISI – Ci saranno dodici tecnici nel Gruppo di maggior supporto che Enel ha creato in vista del fermo del Gruppo 3, in cui verranno realizzate le opere di ambientalizzazione previste nella convenzione del 2002. Questa mattina nella centrale di Cerano sono stati invitati i rappresentanti delle 103 aziende che in appalto gestiscono la manutenzione dello stabilimento: soprattutto a loro è rivolta la campagna di sensibilizzazione per la sicurezza dei lavoratori. Obiettivo “zero infortuni” ha specificato Antonio Ascione, responsabile dell’Unità di produzione di Brindisi.

BRINDISI – Ci saranno dodici tecnici nel Gruppo di maggior supporto che Enel ha creato in vista del fermo del Gruppo 3, in cui verranno realizzate le opere di ambientalizzazione previste nella convenzione del 2002. Questa mattina nella centrale di Cerano sono stati invitati i rappresentanti delle 103 aziende che in appalto gestiscono la manutenzione dello stabilimento: soprattutto a loro è rivolta la campagna di sensibilizzazione per la sicurezza dei lavoratori. Obiettivo “zero infortuni” ha specificato Antonio Ascione, responsabile dell’Unità di produzione di Brindisi.

Sono circa 1500 i lavoratori coinvolti e che, con l’inizio dei lavori del Gruppo 3, saranno direttamente interessati dalla campagna di tutela. All’incontro di oggi hanno partecipato anche rappresentanti della Direzione provinciale del lavoro e dei vigili del fuoco. I lavori di miglioramento ambientale, programmati da Enel per  ridurre le emissioni rispetto ai limiti fissati nella convenzione del 2002, coinvolgeranno nei prossimi mesi tutte le componenti del Gruppo 3, che sarà sottoposto a una radicale manutenzione. Il progetto prevede innanzitutto un Gruppo di Maggior Supporto, composto da 12 tecnici Enel ed esterni.

“Si tratta di un’iniziativa diretta innanzitutto ai lavoratori delle imprese appaltatrici – spiega l’ingegner Ascione – ma prosegue nei confronti dei dipendenti Enel, il serrato cammino sulla sicurezza che vede gli stessi continuamente sottoposti ad azioni specifiche di monitoraggio e di verifica. Questa iniziativa non deve essere considerata una lezione d’aula ma un incontro dal quale fare emergere anche proposte e contributi dalle aziende coinvolte che arricchiscano l’esperienza comune dell’obiettivo zero infortuni”.

Questi dodici tecnici si aggiungono a quelli già impiegati per garantire la sicurezza nella Federico II. “Quello presentato oggi – fa sapere l’azienda – è il terzo progetto che Enel mette in campo per dare concreta attuazione al protocollo d’intesa per la legalità, la sicurezza e la regolarità del lavoro promosso dal prefetto di Brindisi e sottoscritto dagli enti pubblici per la sicurezza e dalle parti sociali del territorio”.

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