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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Energumeno irrompe in ospedale, pretende un'ecografia per la madre e prende a pugni Brigante

BRINDISI – Due pugni in faccia dopo la richiesta di una ecografia al seno, proprio prima di recarsi a svolgere un intervento urgente. Spietata aggressione all’interno dell’ospedale Perrino, ai danni del consigliere comunale e capogruppo del Pd, oltre che, urologo Salvatore Brigante. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 12.30 quando il medico è stato affrontato nel reparto di urologia, dove presta regolarmente servizio. Un giovane, in compagnia di un altro uomo, avrebbe avvicinato il medico chiedendogli in maniera pressante una ecografia al seno per la madre. Esame, tra l’altro che Brigante, non essendo materia di sua competenza, non avrebbe potuto nemmeno svolgere.

BRINDISI – Due pugni in faccia dopo la richiesta di una ecografia al seno, proprio prima di recarsi a svolgere un intervento urgente. Spietata aggressione all’interno dell’ospedale Perrino, ai danni del consigliere comunale e capogruppo del Pd, oltre che, urologo Salvatore Brigante. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 12.30 quando il medico è stato affrontato nel reparto di urologia, dove presta regolarmente servizio. Un giovane, in compagnia di un altro uomo, avrebbe avvicinato il medico chiedendogli in maniera pressante una ecografia al seno per la madre. Esame, tra l’altro che Brigante, non essendo materia di sua competenza, non avrebbe potuto nemmeno svolgere.

Dopo aver ricevuto spiegazioni e il conseguente diniego del medico il giovane ha pensato bene di passare alle vie di fatto. “Abbiamo capito, sappiamo come trattare coi medici” avrebbe detto l’energumeno che poi ha sferrato due micidiali pugni al professionista. Questa la prima ricostruzione dei fatti fornita dallo stesso Brigante agli agenti del posto fisso di  polizia che lo hanno ascoltato quando è finito al pronto soccorso col volto tumefatto. Un pugno lo avrebbe raggiunto all’altezza della mandibola procurandogli una brutta tumefazione con un gonfiore all’orecchio.

Ad agire sarebbe stato un giovane con i capelli corti neri, vestito con un giubbotto ed un jeans, alto circa un metro e 75 centimetri accompagnato da un altro uomo. A causa dell’aggressione è stato sospeso un intervento urgente che avrebbe dovuto svolgere proprio Salvatore Brigante, che non ha potuto operare oltre che per le ferite, per il forte stato di shock.

Tra i primi soccorritori il dottore Antonio Monetti che, dopo la vicenda, denuncia il grave stato della mancanza di sicurezza all’interno dell’ospedale Perrino. “Impossibile lavorare in questo modo – dice Monetti – è da tempo che denunciamo che grave stato di problemi. Occorre fare qualcosa perché le aggressioni sono ormai all’ordine del giorno”. Indagini sono al momento in corso per risalire all’identità dell’aggressore che dopo aver picchiato il medico ha fatto perdere le proprie tracce.

Immediate le reazioni.  Tra i primi ad esprimere solidarietà al professionista vittima dell’aggresione, sono i consiglieri comunali del Pd: Vincenzo Albano, Oreste Bianco,  Luciano Loiacono e  Antonio Monetti. “Gli operatori sanitari  - scrivono in una nota - sono diventati sempre più il parafulmine delle tensioni che si accumulano nella nostra società. Oggi hanno selvaggiamente  aggredito il dr Salvatore Brigante procurandogli contusione e lesioni, ma anche, crediamo,  grande amarezza  considerato l’altruismo che ha connotato la sua vita  di uomo e di professionista competente, da sempre impegnato nel sociale, in prima linea accanto alla sofferenza delle persone. L’aggressione non è dovuta a disfunzioni nel servizio di assistenza, ma dalla pretesa di una visita specialistica senza prenotazione, da parte di chi  voleva scavalcare i pazienti  regolarmente prenotati e non voleva sentire le ragioni di un professionista atteso anche in sala operatoria. Le aggressioni agli operatori sanitari  costituiscono un serio problema per la frequenza  con cui esse si verificano, perché finiscono per togliere tranquillità, a chi , per scelta  professionale e impegno sociale, è chiamato ad svolgere compiti  che richiedono  grande capacità professionale, ma anche serenità d’animo”.

Quindi il commento finale: “Questo ennesimo episodio – scrivono i consiglieri del Pd - ripropone il tema della sicurezza all’interno dell’ospedale. Un tema che abbiamo già posto in altre occasioni, ma che non sembra essere stato affrontato e risolto nel giusto modo,  considerato quanto è avvenuto oggi. Un tema che oggi riproponiamo a livello locale, ma intendiamo trasferire a livello regionale, affinché siano adottate tutte le misure necessarie atte prevenire episodi di violenza, perché non si abbiano più a verificare episodi di una tale violenza . Al dott. Brigante va la vicinanza e l’affetto di chi si sente al suo fianco in questo triste vicenda”.

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