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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gestione rifiuti nella Città Bianca: attesa per le offerte. In autunno si volta pagina

OSTUNI – Ultime settimane di attesa. Poi si conoscerà il nome dell’impresa che per i prossimi cinque anni sarà chiamata a gestire, per conto del Comune di Ostuni, il Servizio di Igiene Ambientale, aprendo di fatto la stagione della “Differenza”. Già venerdì prossimo per le ditte candidate sarà una tappa importante: scadranno infatti i termini per la presentazione delle offerte. Voci di corridoio parlano di almeno quattro società del settore interessate al bando. Per l’apertura dei plichi con le offerte, è davvero questione di giorni. Il nuovo servizio di raccolta, intanto, segnerà una svolta: sarà infatti fondato sul “porta a porta” ecosostenibile e rappresenterà, seppure con significativo ritardo, una vera e propria rivoluzione culturale.

OSTUNI – Ultime settimane di attesa. Poi si conoscerà il nome dell’impresa che per i prossimi cinque anni sarà chiamata a gestire, per conto del Comune di Ostuni, il Servizio di Igiene Ambientale, aprendo di fatto la stagione della  “Differenza”. Già venerdì prossimo per le ditte candidate sarà una tappa importante: scadranno infatti i termini per la presentazione delle offerte. Voci di corridoio parlano di almeno quattro società del settore interessate al bando. Per l’apertura dei plichi con le offerte, è davvero questione di giorni. Il nuovo servizio di raccolta, intanto, segnerà una svolta: sarà infatti fondato sul “porta a porta” ecosostenibile e rappresenterà, seppure con significativo ritardo, una vera e propria rivoluzione culturale.

La strada è quella giusta, di fatto un percorso obbligato. L’approccio della comunità locale con il nuovo Servizio di igiene ambientale avverrà a partire dal prossimo autunno. Conti alla mano, il nuovo corso peserà sulle casse del Comune per oltre 700 mila euro in più rispetto ai costi dell’attuale servizio. Accantonati i mega appalti, anche il Comune di Ostuni sta progettando il futuro in proprio. Archiviato l’Ato1 (salvo ulteriori colpi di scena sul fronte del contenzioso giuridico amministrativo per quanto attiene il Gestore unico) la Pubblica amministrazione locale ha già fissato le tappe del nuovo corso.

A partire dal prossimo mese di settembre sarà avviato su scala comunale un piano di lavoro destinato a entrare a pieno regime entro la fine del 2011. Nell’annunciare la svolta, l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Santoro, già a suo tempo ha spiegato il percorso che porterà alla nuova organizzazione del servizio: “Il borgo medievale rappresenterà un bacino sperimentale. Poi il sistema della raccolta differenziata sarà man mano esteso al resto della città, sino a coprire tutti i quartieri. E’ un passo importante che ci accingiamo a compiere con ritardo rispetto alle previsioni per via del contenzioso che ha affossato, in sede di gara di appalto, l’ambito territoriale Ato1”.

La fase sperimentale, prevista in un primo momento durante la stagione estiva, partirà invece a settembre, per non creare disagi durante le settimane di maggiore affluenza turistica. La strada però è già stata intrapresa. Il Comune di Ostuni si accinge, per proprio conto, ad affidare la gara, sulla scorta del Piano industriale e di un capitolato d’appalto destinati a tenere conto della trasformazione del servizio: via i cassonetti (tranne quelli per la raccolta del vetro, che resteranno in alcune zone) per concentrare mezzi e risorse sulla Differenziata “porta a porta”. Suddiviso in sei macroaree, il territorio comunale sarà così servito in maniera capillare seppure con tecniche di raccolta diverse rispetto al passato. Ma sui costi c’è poco da sorridere.

Quello complessivo attuale si aggira attorno ai 4 milioni e 700 mila euro. Quello previsto, invece, dal nuovo Piano industriale oltrepassa i 5 milioni e 400 mila euro. E c’è di più. Capitolo a sé, infatti, per quanto riguarda la pulizia delle spiagge, la disinfestazione e la derattizzazione del centro urbano: servizi non previsti dall’attuale bozza e che comporteranno un impegno di spesa a parte.

Se sia agli sgoccioli o meno la gestione “milleproroghe” firmata “Enerambiente”, sarà la gara di appalto a stabilirlo. Di certo il 2010 è stato l’anno più carico di tensioni tra l’attuale impresa appaltatrice e il Comune. E dall’opposizione c’è chi in questi mesi ha continuato a tuonare, contro le inadempienze contrattuale dell’impresa in carica.

I vertici aziendali e l’Amministrazione comunale - dopo un paio di settimane di fuoco incrociato, contrassegnato da scioperi e denunce reciproche - l’inverno scorso avevano raggiunto un’intesa, condividendo una revisione del canone (fermo al 2006) secondo i principi e i parametri stabiliti nel contratto originario. Il servizio è così proseguito sino ad oggi sotto la gestione di Enerambiente, per il tempo necessario all’espletamento della nuova gara quinquennale.

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