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Lunedì, 4 Dicembre 2023
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La polizia rimuove un nuovo blocco della raccolta rifiuti in città

BRINDISI – Sciolto il blocco ai cancelli della Monteco da parte dei disoccupati che per oltre 24 ore hanno interrotto la raccolta dei rifiuti in città, anche se per disperdere il picchetto è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Una cinquantina tra agenti della Digos, poliziotti della Squadra mobile e carabinieri. Il rischio che la situazione degenerasse in una carica contro i disoccupati – guidati dai Cobas del lavoro privato – è stato alto, ma alla fine eccetto gli inevitabili momenti di tensione nessuno scontro si è verificato in viale Enrico Fermi, grazie al paziente lavoro di mediazione svolto dalla Digos guidata dal vice questore aggiunto Vincenzo Zingaro.

BRINDISI ? Sciolto il blocco ai cancelli della Monteco da parte dei disoccupati che per oltre 24 ore hanno interrotto la raccolta dei rifiuti in città, anche se per disperdere il picchetto è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Una cinquantina tra agenti della Digos, poliziotti della Squadra mobile e carabinieri. Il rischio che la situazione degenerasse in una carica contro i disoccupati ? guidati dai Cobas del lavoro privato ? è stato alto, ma alla fine eccetto gli inevitabili momenti di tensione nessuno scontro si è verificato in viale Enrico Fermi, grazie al paziente lavoro di mediazione svolto dalla Digos guidata dal vice questore aggiunto Vincenzo Zingaro.

Urla, slogan di protesta, cori, gente stesa per terra, ma alla fine non è stato necessario l'uso della forza. I disoccupati chiedevano di essere assunti alla Monteco perchè l'azienda ? che ha in carico 271 dipendenti ? avrebbe fatto arrivare una trentina di netturbini dal Leccese. Inutili le spiegazioni nei giorni scorsi dell'assessore all'Igiene Urbana, Cesare Mevoli, il quale aveva spiegato chiaramente che non c'erano margini per nuove assunzioni. Poi la conferenza dei capigruppo convocata dal presidente dell'assise civica Giampiero Pennetta, con l'invito al numero uno della Monteco, Mario Montinaro. Pennetta si era assunto l'onere di relazionare sul fatto al consiglio comunale alla prossima assise utile.

Le trattative tra forze dell'ordine e manifestanti sono proseguite ad oltranza dall'alba fino alle 9.30 del mattino, poi i camion della Monteco hanno iniziato lentamente a defluire lungo viale Enrico Fermi, riprendendo la raccolta dei rifiuti. I manifestanti, però, non demordono e dopo aver sciolto il presidio si sono ritrovati nuovamente nei pressi del Palazzo di città, dove in precedenza avevano protestato per una decina di giorni. Fissato per domani pomeriggio un tavolo presso l'assessorato provinciale al Mercato del lavoro per discutere il problema e trovare, per quel che è possibile,  soluzioni.

Intanto, la procura della Repubblica ha aperto una inchiesta aggidata al pm Raffaele Casto. Le Digos ieri ha già comunicato ad una settantina di manifestanti (sono all'incirca 85) l'invito formale ad eleggere ad eleggere domicilio. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono quelle di manifestazione non autorizzata ed interruzione di pubblico servizio. A queste, solo per il rappresentante dei Cobas, Roberto ?Bobo? Aprile, si aggiungere l'aggravante di essere il promotore.

Inoltre sembra che Monteco abbia sporto denuncia a sua volta per danni. Allo studio, poi, ci sono altre ed ancor più gravi ipotesi di reato: quella di aver impedito l?esercizio della libertà d?impresa, la violazione di domicilio e l?estorsione, per aver preteso attraverso la protesta, il blocco dell?attività e l?irruzione nei capannoni, un posto di lavoro.

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