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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La scuola si avvicina, e si riaprono i libri

Come d'incanto, dopo Ferragosto, si riaprono i libri e i quaderni. Ci sono da fare i compiti per le vacanze. Perché la scuola si avvicina. Anche se il ministro...

L’estate è al tramonto e anche se le spiagge sono ancora piene, c’è quel pizzico di malinconia che nasce sempre, ogni stagione, dopo Ferragosto, questo giorno che sembra un po’ come l’Epifania per Natale: se questa “tutte le feste si porta via”, Ferragosto sembra portarsi via la maggior parte delle vacanze e dell’estate.

D’altronde è dopo Ferragosto che inizia il grande esodo del rientro, quello da bollino rosso, ed è dopo il 15  agosto che tutti, studenti compresi, pensano che sia ora di rimboccarsi le maniche. Sì, perché gli studenti cominciano a sentire il “fiato sul collo” dei compiti assegnati a fine anno scolastico per le vacanze estive e, se fino ad ora i libri sono rimasti chiusi, lì dove li si era depositati l’ultimo giorno di scuola, ora è proprio ora per tutti, ma proprio tutti tutti, dai più piccoli ai più grandi,  di riaprirli.

Vedi ad esempio i piccoli della scuola primaria: operazioni, problemi e temi o, se proprio si vuole loro “addolcire la pastiglia”, il “libro delle vacanze”, che sebbene tutto colorato e con nomi divertenti tipo “Il Mago Zulù”, o “Vacanze al mare”, sempre compiti contiene e bisogna riporre paletta e secchiello e mettersi con il sedere sulla sedia per farli.

Non va meglio ai ragazzini delle scuole medie con programmi di questa o quella materia da ripetere, pagine di storia o di letteratura da rispolverare, esercizi di geometria con formule e formulette da ripassare, teoremi, tabelline, modi dei verbi da ripassare per l’inizio dell’anno, perché, c’è da scommetterci, i professori li chiederanno!

Nessuno può scampare a “tale supplizio”, neppure chi ha concluso un ciclo di studi e ne deve intraprendere uno nuovo, perché ad esempio chi passa dalle scuola primaria alla secondaria, deve essere pronto nei primi giorni a far bella figura nelle Prove d’Ingresso, che, anche se non saranno valutate, sempre “una presentazione” sono! Quindi occorre ripetere, ripetere, ripetere!

I ragazzi delle superiori, poi ricominciano ad essere alle prese con Versioni di Greco, come gli studenti del liceo Classico, di Latino, matematica a go-go, come per gli studenti del Liceo scientifico o del tecnologico o del socio pedagogico, ma non scherzano neppure gli studenti  dell’alberghiero, del nautico o del professionale e non di rado si sente la lamentela: “Sì, loro in vacanza, e noi?”, dove “loro” sono i professori che tanti compiti hanno assegnato!

Ma quanto amano i ragazzi i compiti per le vacanze? Davvero poco!

I bambini sbuffano, i ragazzetti brontolano, i ragazzi, rassegnati, studiano, ma rimpiangono le belle giornate al mare all’insegna della spensieratezza e del dolce far niente!

Una speranza, in proposito, viene dalle dichiarazioni del ministro della Pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza che in una sua recente intervista rilasciata al Messaggero, si è dichiarata contraria alla “tortura dei compiti per le vacanze”, non ritenendo giusto che i ragazzi anche in estate debbano destreggiarsi fra versioni, formule matematiche e nozioni di ogni tipo. Lei è più favorevole a delle rilassanti letture di narrativa o di saggi letterari. Secondo il ministro in tal modo l’Italia perderebbe anche la “triste fama” di essere il paese in cui si legge di meno.

La Carrozza ha dichiarato: “Sarebbe bello che a ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture di vacanze. Un bravo insegnante è colui che stimola la curiosità ed incoraggia la scelta!”

Praticamente, stando alle parole del ministro, i noiosi e faticosi compiti per le vacanze hanno le ore contate ed i ragazzi, così, potrebbero tranquillamente continuare le loro vacanze  al mare, alternando i tuffi fra le “chiare fresche e dolci acque”, per entrare nel tema e dirlo un po’ alla Petrarca, ad una buona e sana lettura sotto l’ombrellone!

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