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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Malori tra gli operai, la Telcom accusa: “Colpa dei fumi degli impianti confinanti”

OSTUNI – Una quindicina di operai della Telcom colti da malore e curati dai sanitari del Servizio 118. Tutti avrebbero accusato arrossamenti cutanei ed un forte bruciore agli occhi. Sintomi accusati durante l’orario di servizio, mentre erano impegnati all’interno e all’esterno dello stabilimento, sito nella Zona industriale a valle della Città bianca. I sanitari hanno accertato che si trattava di malori per fortuna di lieve entità, dovuti con ogni probabilità al contatto con polveri sottili provenienti da altri stabilimenti della zona e che il forte vento di scirocco avrebbe spinto e sprigionato nell’aria sino agli impianti Telcom.

OSTUNI – Una quindicina di operai della Telcom colti da malore e curati dai sanitari del Servizio 118. Tutti avrebbero accusato arrossamenti cutanei ed un forte bruciore agli occhi. Sintomi accusati durante l’orario di servizio, mentre erano impegnati all’interno e all’esterno dello stabilimento, sito nella Zona industriale a valle della Città bianca.  I sanitari hanno accertato che si trattava di malori per fortuna di lieve entità, dovuti con ogni probabilità al contatto con polveri sottili provenienti da altri stabilimenti della zona e che il forte vento di scirocco avrebbe spinto e sprigionato nell’aria sino agli impianti Telcom.

Da qui i controlli. E le polemiche che hanno accompagnato l’intera giornata di ieri, alla luce anche delle accuse circoscritte formulate agli inquirenti dalla stesso patron della Telcom, Alfonso Casale: “Non è la prima volta - sottolinea - che i miei operai impegnati all’interno accusano questo tipo di disagio. Già in altre circostanze si sono verificati malori analoghi, riconducibile alle esalazioni provenienti dagli stabilimenti confinanti”.

Su segnalazione degli stessi operai che hanno accusato disturbi alla vista, ieri i controlli hanno interessato anche l’area di un’azienda che opera nel campo della raccolta, trasporto e stoccaggio dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e recuperabili. Rifiuti, ci tengono a sottolineare i responsabili della società, trattati a norma di legge e quindi innocui. A pronunciarsi in via definitiva saranno i tecnici dell’Arpa, che hanno già effettuato un primo sopralluogo all’interno degli stabilimenti dell’area, a partire da quelli situati immediatamente a ridosso dei capannoni della Telcom e quindi maggiormente indiziati rispetto allo sprigionamento delle polveri che avrebbero cagionato i malori.

Sul posto, insieme agli operatori del Servizio 118 e ai tecnici dell’Arpa, sono intervenuti anche polizia e carabinieri, stante la preoccupazione legata in un primo momento alle condizioni di salute degli operai colti da malore. Poi la situazione, per fortuna, è tornata più serena, seppure resta l’allarme per le polveri sollevatisi nell’aria. Negli anni scorsi, altri operai della Zona industriale avevano necessitato delle cure del personale medico. In quel caso a causare i malori erano stati i fumi di un sansificio della zona a generare problemi.

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