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Giovedì, 25 Aprile 2024
Speciale Ceglie Messapica

“Per non morire più di lavoro”: fiaccolata a Roma in memoria del giornalista cegliese

ROMA - “Per non morire più di lavoro”: è l'iniziativa dei giornalisti freelance e collaboratori dell'Associazione Stampa Romana, che giovedì 30 giugno organizzano una fiaccolata in ricordo di Pierpaolo Faggiano, giornalista precario 41enne di Ceglie Messapica, suicidatosi nei giorni scorsi.

ROMA - “Per non morire più di lavoro”: è l'iniziativa dei giornalisti freelance e collaboratori dell'Associazione Stampa Romana, che giovedì 30 giugno organizzano una fiaccolata in ricordo di Pierpaolo Faggiano, giornalista precario 41enne di Ceglie Messapica, suicidatosi nei giorni scorsi.

“La storia di Pierpaolo Faggiano - si legge in una nota dell'Associazione stampa romana - insegna come dietro una parola abusata nel lessico della politica e del sindacato, ci siano storie di donne e di uomini, percorsi individuali e collettivi di fronte ai quali pretendiamo prima rispetto e poi soluzioni concrete”.

L'appuntamento  è per giovedì, alle 20.30, davanti alla sede dell'Associazione Stampa Romana. Il corteo si muoverà, poi, alla volta di piazza Montecitorio, attraverso via Campo Marzio e via Uffici del Vicario, per terminare di fronte alla Camera.

“All'iniziativa - conclude l'associazione - hanno aderito la segreteria dell'Asr, la consulta dei Freelance e dei collaboratori dell'Asr, la Commissione regionale Lavoro Autonomo del Lazio, la Commissione Nazionale lavoro autonomo e la Federazione Nazionale della Stampa”.

Sarà l’occasione per ricordare la figura del corrispondente da Ceglie Messapica de La Gazzetta del Mezzogiorno, suicidatosi martedì scorso, impiccandosi a un albero nel giardino della sua abitazione, in cui viveva con la madre e un fratello.  Faggiano, poco prima di lasciarsi sopraffare dalla depressione, ha lasciato una lettera in cui avrebbe  spiegato le motivazioni del gesto legate, alle precarie condizioni lavorative.

L’Associazione della Stampa di Puglia, tramite il suo presidente Raffaele Lorusso, all’indomani del dramma aveva commentato: “La morte di Faggiano deve imporre a tutti, specialmente a chi detiene responsabilità di governo a tutti i livelli, una profonda riflessione sul dramma di migliaia di persone, giovani e meno giovani che, non soltanto nel giornalismo, vivono ogni giorno sulla propria pelle il dramma di un’occupazione precaria e senza alcuna prospettiva di stabilizzazione. Una condizione che impedisce a chiunque di guardare al futuro con fiducia e di realizzare progetti di vita”.

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