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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Prende a sprangate il vicino di casa: sorvegliato speciale finisce in carcere

OSTUNI - “Devi sparire davanti ai miei occhi. E giù botte e bastonate”. Una serata folle, costata le manette ai polsi di Lorenzo Palmisano, 52 anni, ostunese, sorvegliato speciale e vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. A trarlo in arresto ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Ostuni, coordinati dal comandante Domenico Barletta, accorsi su sollecitazione di alcuni residente, testimoni della violenta aggressione che il pregiudicato ostunese stava perpetrando ai danni di un pensionato ostunese (A. L., sessantenne), suo vicino di casa, da poco peraltro ripresosi da un delicato intervento chirurgico.

OSTUNI - “Devi sparire davanti ai miei occhi. E giù botte e bastonate”. Una serata folle, costata le manette ai polsi di Lorenzo Palmisano, 52 anni, ostunese, sorvegliato speciale e vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. A trarlo in arresto ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Ostuni, coordinati dal comandante Domenico Barletta, accorsi su sollecitazione di alcuni residente, testimoni della violenta aggressione che il pregiudicato ostunese stava perpetrando ai danni di un pensionato ostunese (A. L., sessantenne), suo vicino di casa, da poco peraltro ripresosi da un delicato intervento chirurgico.

Palmisano è finito in carcere con le accuse di violenza privata, porto abusivo di arma impropria, inosservanza delle prescrizioni alla misura di prevenzione e lesioni personali aggravate. I carabinieri lo hanno bloccato in flagranza di reato, proprio mentre, in preda alla furia, si stava avventando contro la vittima, dapprima minacciata a seguito di una lite maturata per futili motivi, e quindi colpita al capo con un bastone.

Attimi di terrore, dunque, quelli vissuti in una villetta nei pressi della Stazione ferroviaria, a valle della Città bianca, là dove aggressore e vittima risiedono. La prima richiesta di soccorso è scattata ieri sera, attorno alle 19.30, quando alcuni abitanti della zona hanno sollecitato l’intervento dei carabinieri, segnalando la violenta lite. Quando i militari sono giunti sul posto hanno sedato gli animi, salvo poi dover nuovamente placare l’ira di Palmisano, che avrebbe continuato a inveire contro il vicino di casa, già sanguinante e costretto a ricorrere alle cure degli operatori del Servizio 118.

I sanitari a bordo di un’ambulanza hanno poi trasportato A. L. in ospedale, per medicazioni e accertamenti. Ne avrà per sette giorni, salvo complicazioni. Nelle prossime ore il sessantenne sarà infatti tenuto in osservazione, per valutare l’impatto dei colpi subiti sulle sue condizioni generali di salute, già cagionevoli per via del pregresso intervento chirurgico. Durante il sopralluogo il personale dell’Arma  ha rinvenuto e sottoposto a sequestro l’arma impropria utilizzata da Palmisano, che dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Brindisi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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