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Rapina alle Poste. Due giovani fermati

CEGLIE MESSAPICA Assalto alle Poste nel pomeriggio di oggi, per una toccata e fuga: probabilmente corta. Bottino 2500 euro. Ma al vaglio delle forze dell’ordine ci sarebbe già la posizione di due giovani, fermati poco dopo, al termine di una attività investigativa lampo. I carabinieri della locale stazione, insieme al personale della Compagnia di San Vito dei Normanni, starebbero infatti valutando indizi e prove a loro carico, ritenendo probabile il coinvolgimento degli stessi in riferimento all’irruzione compiuta attorno alle 16.45 presso l’Ufficio centrale delle Poste, in piazza Sant’Antonio.

CEGLIE MESSAPICA Assalto alle Poste nel pomeriggio di oggi, per una toccata e fuga: probabilmente corta. Bottino 2500 euro. Ma al vaglio delle forze dell’ordine ci sarebbe già la posizione di due giovani, fermati poco dopo, al termine di una attività investigativa lampo. I carabinieri della locale stazione, insieme al personale della Compagnia di San Vito dei Normanni, starebbero infatti valutando indizi e prove a loro carico, ritenendo probabile il coinvolgimento degli stessi in riferimento all’irruzione compiuta attorno alle 16.45 presso l’Ufficio centrale delle Poste, in piazza Sant’Antonio.


La cronaca della rapina. Uno dei due banditi, armato di pistola e con il volto coperto da un casco integrale, ha fatto irruzione nella sala, seminando il panico tra gli utenti in coda agli sportelli. Mentre il compare lo attendeva all’esterno, in sella a un scooter. In mente un disegno studiato in comunione: “svuotare” le casse dell’Ufficio postale e scappare col bottino. Questo l’obiettivo. Un piano d’azione eseguito in pochi, interminabili minuti: il tempo di impossessarsi del carico di banconote, e la coppia di malviventi era già con le spalle rivolte all’uscio della sede delle Poste centrali, pronta a togliere il disturbo. La moto avrebbe girato l’angolo. Manovra a tutto gas, per far perdere in fretta le tracce.

Protagonisti della bravata malavitosa due giovani, uno dei quali comparso all’improvviso dinanzi agli impiegati dello sportello postale. Entrato in sala dall’ingresso principale, il malvivente, sotto la minaccia dell’arma, avrebbe intimato al personale e ad alcuni clienti di restare immobili, per poi fare razzia di banconote. Dopo aver caricato il malloppo in un borsone, si è diretto verso l’uscita, raggiungendo l’amico, anch’egli con il volto coperto da un casco.

Qualche secondo dopo i dipendenti dell’Ufficio postale hanno lanciato l’allarme. Sul posto, raccolta la segnalazione dal personale, sono accorsi i militari della locale stazione dei carabinieri (coordinati dal comandante Sante Convertini). La dinamica della rapina resta ancora da chiarire nei dettagli. Ma pare che i giovani si siano concentrati soltanto sulle casse, risparmiando gli utenti in coda agli sportelli, che hanno vissuto comunque minuti di terrore, temendo di essere aggrediti e a loro volta rapinati. Due impiegate, colte da malore per lo spavento, hanno necessitato delle cure dei sanitari del Servizio 118.

Gli investigatori hanno ascoltato a lungo sia il personale dell’Ufficio sia altri testimoni, raccogliendo sin dalle prime battute informazioni utili ai fini dell’individuazione dei responsabili della rapina. Ulteriori elementi a sostegno delle indagini starebbero maturando grazie anche alla visione delle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso del servizio di video sorveglianza. Effettuati immediatamente diversi posti di blocco ed eseguite alcune perquisizioni, che in questi minuti avrebbero portato al fermo, per accertamenti, di due giovani, sui quali graverebbero gravi sospetti. Non si escludono, dunque, sviluppi nelle prossime ore.

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