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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Asl, direttore generale in scadenza: ipotesi commissariamento

Avviso pubblico per le candidature. Intanto decreto ingiuntivo dell’Istituto di previdenza dei giornalisti per omessi contributi ai pubblicisti

BRINDISI – Arriva da Bari, sede della Regione Puglia, l’ipotesi di commissariamento per la Asl di Brindisi di fronte alla scadenza del mandato del direttore generale, Giuseppe Pasqualone, al timone dell’azienda dal 10 febbraio 2015. Con possibilità di bis, nel caso di gradimento del governatore Michele Emiliano.

Il mandato e il commissariamento

Giuseppe Pasqualone-2-2-2Calendario alla mano, il “dg” sarebbe già in proroga e per questo la gestione dell’Azienda sanitaria locale è limitata agli atti di ordinaria amministrazione. Situazione analoga per le Asl di Bari e di Taranto. Le nuove disposizioni di legge in materia di dirigenza hanno portato all’istituzione dell’albo unico dei direttori generali con obbligatorietà di  un avviso pubblico per le candidature.

I curricula degli aspiranti direttori generali dovranno essere sottoposti al vaglio di una commissione di esperti indipendenti, uno dei quali dovrà essere uno designato dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari. La commissione dovrà stilare una mini lista inserendo da un minimo di tre a un massimo di cinque nomi. Sulla base di questa rosa, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, procederà alla scelta.

Considerando i tempi tecnici necessari per portare a termine l’iter amministrativo, si configura l’ipotesi del commissariamento con conferimento dell’incarico allo stesso direttore generale Pasqualone, in modo tale da garantire una continuità.

Pasqualone potrebbe presentare la propria candidatura, tenuto conto del fatto che è possibile il secondo mandato, stando al nuovo quadro normativo. In ogni caso, il futuro direttore generale sarà necessariamente alle prese con il nodo della Sanitaservice, vista la pronuncia del Consiglio di Stato in materia di internalizzazione dei servizi ausiliari.

Il decreto ingiuntivo dell’Istituto di previdenza dei giornalisti

Intanto Pasqualone si è trovato a dover affrontare la richiesta legale dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (Inpgi) sotto forma di decreto ingiuntivo riconosciuto dal Tribunale civile di Roma per 53.747 euro “per contributi obbligatori omessi” in relazione alla posizione dei dipendenti Asl che sono giornalisti pubblicisti (e in quanto tali ammessi a svolgere la doppia attività).

Il decreto è stato notificato il 22 gennaio scorso, il 16 febbraio il direttore generale ha firmato la delibera con cui è stato deciso di proporre opposizione. Allo stesso tempo è stato conferito mandato all’avvocato Roberta Perna. Secondo la Asl non ci sono i presupposti per una richiesta simile.

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