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Brigante al centro "San Raffaele"

CEGLIE MESSAPICA – Il consigliere regionale Giovanni Brigante, componente della Commissione consiliare Sanità, ha fatto visita lo scorso 14 ottobre al centro di riabilitazione Asl affidato alla gestione del “San Raffaele”, assieme ai manager della fondazione.

CEGLIE MESSAPICAIl consigliere regionale Giovanni Brigante, componente della Commissione consiliare Sanità, ha fatto visita lo scorso 14 ottobre al centro di riabilitazione Asl affidato alla gestione  del “San Raffaele”, assieme ai manager della fondazione.

“Una struttura di riferimento – ha dichiarato il consigliere brindisino - per il territorio regionale e provinciale e non solo. Una forma di  partnership pubblico-privato, un modello gestionale, organizzativo ed assistenziale da imitare, replicare e valorizzare”. Si è soffermato, Brigante, sui pazienti del Presidio ospedaliero della Asl di Brindisi, ha visionato le tecnologie di ultima generazione ed i servizi all’avanguardia che fanno del San Raffaele una struttura unica nel campo dell’assistenza, della riabilitazione e della ricerca.

Il presidio di riabilitazione ad alta specialità che opera sul territorio brindisino da oltre 10 anni, è proprietà della Asl di Brindisi. Si tratta dunque, di una struttura pubblica gestita da un soggetto privato per il recupero delle funzioni somatiche e psichiche menomate da accadimenti patologici di natura traumatica delle gravi patologie invalidanti neurologiche. Un totale di 105 posti letto, 60 di alta specialità riabilitativa per grandi patologie invalidanti, 45 di riabilitazione funzionale di alta specialità di cui 36 dedicati alla degenza ordinaria e 9 al day hospital riabilitativo.

“Nell’ultimo triennio” - ha spiegato il presidente della Fondazione, Vincenzo Mariscotti – “il totale medio annuale di pazienti ricoverati presso la struttura è stato di oltre 800 di cui più di 500 in regime di ricovero ordinario e oltre 260 in regime di DH”. Nell’ambito del ricovero ordinario, - ha sottolineato - circa 94% dei pazienti proviene dal territorio regionale mentre il 6% è di provenienza extraregionale. Un contributo notevole in termini di fondo sanitario per l’abbattimento della mobilità passiva della Regione.

“Il totale dei pazienti fuori regione, ha subito negli anni un forte decremento passando dal 25%-30% al 6% dell’ultimo triennio. Tale situazione scaturisce da una crescita della domanda  nell’ambito del territorio regionale di trattamento su pazienti cranici-tetra-para alla quale si è data ovviamente priorità”.

“La Fondazione San Raffaele - afferma Giovanni Brigante - è un esempio virtuoso di gestione pubblico-privata fondata sulla sinergia e sulla integrazione delle eccellenze. Una sinergia che, considerati i risultati, va coltivata e potenziata. L’equilibrio tra aumento della domanda di salute e la sostenibilità economico-finanziaria del sistema” - conclude il Consigliere - richiede una governance multilivello e una programmazione coordinata e integrata. Il processo di miglioramento della qualità, attraverso l’aumento dell’appropriatezza e dell’efficacia deve veder coinvolti sempre più pubblico e privato in uno sforzo comune di concertazione, pianificazione ed attuazione”.

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