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Brindisi Cuore e lo scompenso cardiaco

BRINDISI - “Il Mercoledì di Brindisi Cuore” propone come argomento dell'incontro del 4 dicembre quello dello scompenso cardiaco.

BRINDISI - “Il Mercoledì di Brindisi Cuore” propone per il 4 dicembre (alle 18 e nella solita sede dell’associazione nell’ex complesso ospedaliero Di Summa), come incontro mensile di educazione alla salute tra medici specialisti e la cittadinanza brindisina, per sensibilizzare la popolazione alla lotta contro le malattie cardiovascolari e a diffondere messaggi ed informazioni sul corretto stile di vita, l’argomento “Scompenso cardiaco: diagnosi e terapia”, di cui sarà relatrice la dottoressa Alessandra De Castro, dirigente medico Uoc Cardiologia dell’ospedale “A. Perrino”.

Logo di Brindisi Cuore“Lo scompenso cardiaco è un'alterazione della struttura e della funzione cardiaca che porta ad una insufficiente funzione di pompa del cuore. Di conseguenza gli organi periferici (come reni e cervello ma anche i muscoli) ricevono un ridotto apporto di ossigeno e ciò altera il regolare funzionamento dell'organismo in toto”, scrive nella presentazione dell’incontro ls tessa dottoressa De Castro .

“Il tema dello scompenso cardiaco è di particolare attualità in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione: infatti la patologia interessa soprattutto i pazienti più anziani. Tra l'altro, il progresso nella ricerca e la possibilità di curare l'infarto acuto, ha avuto come conseguenza che un numero sempre più elevato di soggetti riescano a superare la fase acuta dell'infarto ma debbano poi fare i conti con problematiche legate alle conseguenze strutturali ed emodinamiche dell'infarto e quindi anche con lo scompenso cardiaco”.

“Molteplici sono le cause che possono portare allo scompenso cardiaco: tra le più frequenti la cardiopatia ischemica e l'ipertensione arteriosa. Anche le aritmie, le patologie del pericardio e dell'endocardio possono causare scompenso cardiaco. I sintomi principali dello scompenso sono legati all'accumulo di fluidi nel nostro organismo – conclude la cardiologa nella sua presentazione - e sono rappresentati dall'affanno e dalla comparsa di gonfiore agli arti inferiori (edema)”.

“La diagnosi è clinica: esami strumentali come l'elettrocardiogramma e l'ecocardiogramma possono aiutare la diagnosi ed aiutare a chiarire l'eziologia. Lo scompenso cardiaco può essere curato attraverso una terapia medica; nei casi più gravi si può far ricorso a terapia non mediche (terapia elettrica) o alla riabilitazione.

Non va dimenticato che uno stile di vita più sano, una riduzione del peso corporeo, l'abolizione del fumo, un'alimentazione corretta e una vita meno sedentaria aiutano a prevenire lo scompenso cardiaco prevenendo quei fattori di rischio cardiovascolari che ne sono la causa”, è la raccomandazione di fondo. Ogni altro approfondimento, nell’incontro di mercoledì 4 dicembre.

 

 

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