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Giovedì, 28 Marzo 2024
sanita Ceglie Messapica

Chiusura ospedale: a Ceglie centrosinistra mobilitato

CEGLIE MESSAPICA - Il centrosinistra di Ceglie Messapica unito contro la paventata dusattivazione di numerosi servizi del locale presidio ospedaliero. Indetta perciò la mobilitazione contro le previsioni del Piano di rientro della Regione Puglia, poichè le decisioni sono state assunte senza una consultazione con i territori interessati.

CEGLIE MESSAPICA - Il centrosinistra di Ceglie Messapica unito contro la paventata dusattivazione di numerosi servizi del locale presidio ospedaliero. Indetta perciò la mobilitazione contro le previsioni del Piano di rientro della Regione Puglia, poichè le decisioni sono state assunte senza una consultazione con i territori interessati.

"Il Centrosinistra di Ceglie Messapica, rappresentato in Consiglio Comunale (gruppi Noi Con Federico, Federazione della Sinistra, Partito Democratico)“ questione Ospedale “,Piano Fitto che aveva, di fatto, decretato lo smantellamento del nosocomio locale, ridotto al misero rango di “stabilimento” e svuotato di risorse economiche, materiali ed umane, a tutto vantaggio - è di tutta evidenza - di altre realtà politicamente più “forti” ma certamente meno idonee dal punto di vista strutturale e ambientale". si è riunito, nei giorni scorsi, per fare il punto sulla  dopo il partecipato incontro pubblico di lunedì 13 settembre, ribadendo la sua forte contrarietà all’ipotesi di chiusura dell’Ospedale Civile. Ben altre speranze era stato capace di suscitare il governatore Vendola, nel 2005, annunciando la revisione radicale del

Nuova fiducia nelle popolazioni brindisine aveva ispirato la Regione Puglia quando, nel marzo del 2009, la Conferenza dei Sindaci, dopo un lungo cammino di concertazione istituzionale e sociale, aveva approvato, all’unanimità, il Piano Attuativo Locale dell’ASL/BR che, fra l’altro, ridava concreta dignità al nostro Presidio Ospedaliero ( polo di riabilitazione ), ponendolo in stretta sinergia operativa con il Neurolesi-Motulesi e, per questo, assicurando la presenza di qualificate aree ( chirurgica e medica ) oltre ad altri reparti e servizi di sicuro pregio ed utilità per un territorio più vasto di quello locale ( pronto soccorso, ortopedia, psichiatria, ecc. ).

Il Piano di rientro, bocciato dal Governo Centrale, e le dure prescrizioni imposte dal Ministro Tremonti costringono la Regione ad adottare provvedimenti sicuramente impopolari, ma proprio perché tali, è necessario che i sacrifici siano concertati con i territori ( a livello istituzionale e sociale ) e non imposti dall’alto, e soprattutto che siano equamente distribuiti nelle varie realtà locali: non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B. Confermiamo, quindi, la mobilitazione generale in difesa del nostro ospedale ed invitiamo tutti a  questa battaglia di civiltà per difendere il diritto alla salute dei cittadini cegliesi al pari degli altri cittadini della Provincia di Brindisi".

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