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Venerdì, 19 Aprile 2024
sanita Ceglie Messapica

Chiusura ospedale di Ceglie, un documento di Sel: "E' una scelta illogica"

CEGLIE MESSAPICA – Riceviamo e pubblichiamo un documento ricevuto da Sel di Ceglie Messapica a proposito della dismissione progressiva del locale presidio ospedaliero. Il riassetto delle strutture sanitarie previste dal piano regionale di riordino stanno sollevando forti preoccupazioni e perplessità soprattutto nella zona collinare del Brindisino. Questioni che saranno poste direttamente all’assessore Tommaso Fiore dai sindaci interessati nel corso di un incontro programmato per il 16 settembre a Brindisi, presso la Asl.

CEGLIE MESSAPICA – Riceviamo e pubblichiamo un documento ricevuto da Sel di Ceglie Messapica a proposito della dismissione progressiva del locale presidio ospedaliero. Il riassetto delle strutture sanitarie previste dal piano regionale di riordino stanno sollevando forti preoccupazioni e perplessità soprattutto nella zona collinare del Brindisino. Questioni che saranno poste direttamente all’assessore Tommaso Fiore dai sindaci interessati nel corso di un incontro programmato per il 16 settembre a Brindisi, presso la Asl.

“Riguardo alla notizia trapelata sulla chiusura degli Ospedali di Ceglie e di Cisternino, ancora una volta si torna a parlare di piano di riordino ospedaliero in Puglia. Durante il mandato di Raffaele Fitto, gli ospedali di tutta la Puglia hanno subito dei cambiamenti: alcuni reparti sono stati chiusi, ridimensionati o spostati in altri nosocomi non perché fossero oramai rami secchi, ma solo per questioni politiche, per la soddisfazione di qualche esponente locale o, ancora, perché  l’ospedale si trovava in un paese sprovvisto di una classe politica capace di opporsi. Tuttavia, alcuni giovani di Ceglie, (alcuni dei quali oggi si ritrovano in Sel) non si arresero all’apatia dei propri amministratori e organizzarono una raccolta di firme (ben 9434) per scongiurare la chiusura dell’ospedale.

Tali firme furono successivamente consegnate al sindaco in carica di quel periodo. Gli sforzi e le manifestazioni però non ebbero un buon esito poiché i reparti di ostetricia, chirurgia e medicina furono trasferiti nel presidio ospedaliero di Francavilla Fontana, mentre del reparto ortopedia sono rimasti tutt’oggi pochi posti letto. Sebbene diversi politici di centrodestra avessero promesso che l’Ospedale di Ceglie non sarebbe mai stato chiuso, oggi, purtroppo,  pare ci si ritrovi ad avere lo stesso problema di qualche anno fa’.

A Luglio del 2010, la Regione Puglia ha presentato al governo il piano di rientro dal deficit finanziario della Sanità, tale piano non è stato accettato dall’attuale ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il quale ha giustificato la mancata firma paragonando la situazione economica della nostra Regione a quella della Grecia. Questa è una scelta scellerata e demagogica poiché il ministro è consapevole del fatto che la Regione ha i fondi per coprire questo disavanzo nei prossimi tre anni, ma non le concede l’autorizzazione necessaria per poter procedere, visto che questo implicherebbe  la violazione del patto di stabilità voluto dal Governo Nazionale.

Inoltre, il grave paragone tra Puglia e Grecia, fatto da una persona autorevole come il nostro ministro, avrà di sicuro messo in allarme le agenzie di rating e dunque il mercato finanziario arrecando così ulteriori danni al bilancio della Regione Puglia. E’ per questa ragione che il governatore Vendola e l’assessore Tommaso Fiore si trovano costretti ad intervenire con dei tagli che riguarderanno le strutture ospedaliere e la spesa farmaceutica per riuscire a far quadrare i conti. Tale situazione graverà sulle fasce più deboli della nostra società poiché saranno loro a pagare lo scotto di manovre politiche volte ad attaccare la figura di Nichi Vendola, candidato alle prossime primarie del centrosinistra.

Di fronte alla mancata presa di posizione del primo cittadino che, anzi, mostra un atteggiamento di sconfitta in partenza, di fronte al totale silenzio del presidente del Comitato Cittadino a difesa dell’Ospedale, oramai consigliere comunale dell’attuale maggioranza di centrodestra, il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà - Ceglie Messapica - prende posizione, come già fatto lo scorso giugno, contro l’eventuale chiusura del polo ospedaliero della propria città, in quanto non trova ragioni logiche o logistiche che possano giustificare tale provvedimento.

Com’è noto il nostro ospedale vanta una realtà dotata di strutture d'eccellenza ed una posizione baricentrica rispetto ad un bacino d'utenza di oltre 50.000 abitanti, comprendente, altresì, i Comuni di Ceglie Messapica, Villa Castelli, San Michele Salentino e Cisternino, al contrario di altre strutture ospedaliere che si ritrovano vicine tra loro. Rivolgiamo, pertanto, l’ennesimo appello alla popolazione, alle associazioni, ai soggetti politici e istituzionali affinché si attivino per preservare e rivalutare una struttura ospedaliera da sempre fiore all'occhiello del distretto dell'Alto Salento.

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