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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Contenzioso da 700mila euro tra fornitore di materiale biomedico e Asl

Le forniture per la Asl di Brindisi e per i reparti di Cardiologia sono diventate oggetto del contendere tra una società privata e l’azienda sanitaria: la ditta ha presentato un conto di oltre 700mila euro e di fronte al mancato pagamento ha deciso di intraprendere la strada del Tribunale. Ha chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo

BRINDISI –  Le forniture per la Asl di Brindisi e per i reparti di Cardiologia sono diventate oggetto del contendere tra una società privata e l’azienda sanitaria: la ditta ha presentato un conto di oltre 700mila euro e di fronte al mancato pagamento ha deciso di intraprendere la strada del Tribunale. Ha chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo.

Il ricorso davanti al Tribunale di Brindisi è stato presentato dalla Cardio Vascular Srl e segna un punto per il privato. Punto non definitivo visto che l’Azienda sanitaria locale ha deciso di  opporsi per far valere le proprie ragioni dopo la notifica nel provvedimento firmato dal giudice con cui è stato “ingiunto l’immediato pagamento della somma di 764.226 euro e 26 centesimi, oltre interessi legali, per forniture di materiale specialistico di cardiologia”.

La battaglia legale, quindi, non è affatto conclusa. Anzi. Se da un lato la ditta ha ottenuto anche la dichiarazione di “provvisoria esecutività” del decreto, dall’altro la Asl non ha perso tempo e si è messa al lavoro per proporre opposizione, subito dopo la notifica del decreto, consegnato agli uffici legali lo scorso 17 settembre.

Il primo passo dell’azione di resistenza è stato compiuto il 20 ottobre, con il “conferimento dell’incarico defensionale”. Questa volta non già all’esterno, pescando dall’elenco degli avvocati, ma all’interno: il mandato di rappresentanza e difesa degli interessi dell’Azienda sanitaria locale è stato affidato al direttore della struttura legale della Asl, Maurizio Friolo, e al dirigente Pierandrea Piccinni.

Le nomine sono state deliberate dal direttore generale Giuseppe Pasqualone, con la precisazione che “l’incarico comprende anche tutta la eventuale successiva attività finalizzata al recupero delle somme derivanti da una sentenza favorevole per l’amministrazione”. Perché negli uffici della Asl di via Napoli, si ritiene che i conteggi posti alla base delle fatture chieste in pagamento siano errate. Com’è possibile?

“E’ possibile nella misura in cui si tratti di fatture che sono state già pagate, oppure il cui importo non è coincidente con quello che risulta all’Asl e ancora è possibile nel caso in cui il materiale fornito non sia quello chiesto e pattuito”, spiega l’avvocato Friolo. “In ogni caso, l’azienda farà valere le sue ragioni nelle sedi opportune”.

Per mera coincidenza temporale, sempre il 17 settembre scorso, alla Asl è stato notificato un altro atto che lascia presagire un contenzioso legale: mittente è l’avvocato che rappresenta la società Ver.Auto Srl, si tratta di una citazione “davanti al giudice di pace di Brindisi, per l’udienza del 25 novembre” prossimo. Per quale motivo? “Per sentirla condannare al pagamento di 2.594 euro e 77 centesimi a titolo di risarcimento dei danni occorsi all’auto di proprietà” di un utente.

Danni che stando a quanto contenuto nell’atto sono da ritenere una conseguenza diretta del “malfunzionamento della sbarra automatica all’ingresso dell’ospedale Antonio Perrino”. L’incidente sarebbe avvenuto il 20 aprile di due anni addietro: la ditta adesso chiede il ristoro dei danni e la Asl è pronta a resistere con l’avvocato Carmela Roma, del foro di Brindisi.

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