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Klebsiella in reparto: "Tutto sotto controllo"

BRINDISI – “La situazione è sotto controllo. Nessuna emergenza”. Paola Ciannamea, direttore generale dell’Asl di Brindisi, invita a non creare allarmismo per i 13 casi di infezione da batterio Klebsiella registrati presso gli ospedali Perrino di Brindisi e San Camillo De Lellis di Mesagne.

BRINDISI – “La situazione è sotto controllo. Nessuna emergenza”. Paola Ciannamea, direttore generale dell’Asl di Brindisi, invita a non creare allarmismo. I 13 casi di infezione da batterio Klebsiella registrati presso gli ospedali Perrino di Brindisi e San Camillo De Lellis di Mesagne, a dire della dirigente, rientrerebbero nel quadro di una “normale infezione ospedaliera”. I pazienti aggrediti dal batterio sono persone ricoverati nei reparti di Rianimazione, Ematologia e Geriatria del nosocomio brindisino. La maggior parte di essi, ad eccezione di alcuni soggetti più giovani ricoverati in Ematologia, ha oltre 60 anni d’età.

La Klebsiella, generalmente, aggredisce soggetti con difese immunitarie basse, provocando polmoniti, infezioni alle vie urinarie e setticemia. L’agente patogeno si annida spesso nei filtri degli impianti d’areazione e in quelli per l’acqua. In un ambiente ospedaliero, quindi, il contagio può avvenire attraverso macchine per la ventilazione artificiale, cateteri endovenosi o ferite provocate da lesioni o interventi chirurgici.

Non appena si sono manifestati i primi casi, l’Asl ha attivato il meccanismo di prevenzione previsto dalle linee guida del ministero della Sanità in caso di infezioni ospedaliere. Va da sé che lo stesso ministero sia stato messo al corrente della situazione.

“Non bisogna fare del terrorismo – dichiara la Ciannamea – su questa vicenda. Ripeto, non c’è alcuna emergenza”. La dirigente spiega che il problema si è presentato all’inizio della stagione estiva.

“Quando si sono manifestati i primi casi di contagio – dichiara la Ciannamea – abbiamo avviato una serie di controlli sui filtri dell’acqua e degli impianti di areazione e proceduto con la sostituzione degli stessi, poiché questi possono essere le vie di ingresso del batterio. Adesso stiamo verificando se il problema, dopo la sostituzione, si è risolto. La maggior parte delle analisi di laboratorio, ad ogni modo, hanno dato esito negativo”.

Il batterio, fa sapere il responsabile di igiene pubblica della Asl, Carlo Leo, è stato tgrovato su altrettante griglie di condizionamento del reparto di Rianimazione. Indagini epidemiologiche sono in corso anche in Utin (Unità di terapia intensiva neonatale), sala parto e Utic (Unità si terapia intensiva cardiologica)

In via del tutto precauzionale, l’Asl ha disposto dei tamponi faringei sugli operatori sanitari e i pazienti ricoverati nei reparti in cui si sono registrati i casi di contagio. Alcuni tamponi, risultati poi negativi, sono stati effettuati anche sugli alimenti e sui dipendenti della mensa aziendale.

“Gli ospedali – afferma ancora la Ciannamea – sono pieni di infezioni. Periodicamente facciamo dei controlli finalizzati a tenerle sotto controllo. Ad ogni modo, se i cittadini avessero bisogno di chiarimenti, siamo a disposizione per fornirli”.

 

 

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