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Malattie respiratorie: "A Brindisi e Taranto i valori regionali più elevati"

La Giunta Regionale ha approvato il programma operativo 2016-2018. Interventi al femore: dati positivi all'ospedale Camberlingo

BRINDISI – I dati contenuti nel programma operativo 2016-2018 approvato oggi dalla giunta regionale confermano ulteriormente una realtà già cristallizzata da precedenti studi (fra cui il report della Regione sul rapporto fra inquinamento provocato dall'attività industriale e salute): nelle province di Taranto e Brindisi si registra un tasso di malattie respiratorie croniche più alto che nel resto della Regione. Nella sintesi del programma fornita dalla regione si legge che “le malattie respiratorie croniche mostrano una riduzione del tasso per 1000 abitanti da 5 nel 2010 a 2 nel 2016, pur con le variazioni territoriali legate alle specificità epidemiologiche (come l’area di Taranto e Brindisi, dove si registrano valori più elevati)”. 

“Su queste patologie – si legge nel documento della Regione - la Regione sta avviano la sperimentazione Care Pugliaun modello di presa in carico delle cronicità che punta al potenziamento della medicina di iniziativa e di prossimità, alla definizione di piani assistenziali individuali che raccolgano le esigenze specifiche di ogni paziente e lo accompagnino nel percorso di cura”.

Buone notizie dal Camberlingo

Buone notizie arrivano perlomeno da Francavilla Fontana, dove l’ospedale Camberlingo è fra i dieci migliori ospedali italiani per quanto riguarda la tempestività di intervento chirurgico sulle fratture del collo del femore sopra i 65 anni di età, essenziale per ridurre gli esiti negativi dopo il trauma e consentire il migliore recupero funzionale. Il nosocomio francavillese, in particolare, raggiunge il 93 per cento. Il Venere di Bari si attesta al 95 per cento. Altre cinque strutture pugliesi superano il 70 per cento (Castellaneta, Scorrano, Ostuni, Policlinico di Bari e Vito Fazzi di Lecce).

Il documento della Regione

Oltre al piano operativo 2016/18, la giunta ha dato il via livera anche al Piano delle azioni avviate nel biennio 2016-2017 e delle misure da attuare nel 2018. “Un lavoro molto complesso  - si legge nella nota regionale - che ha visto l’approvazione del Piano da parte dei Ministeri competenti e del Tavolo tecnico per la Verifica degli Adempimenti regionali con il Comitato Permanente per la Verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza, con specifiche osservazioni suggerite dal medesimo Tavolo. In particolare i suggerimenti hanno riguardato gli screening oncologici, la definizione di un provvedimento unico di programmazione della rete ospedaliera che incorpori le reti tempo-dipendenti e le reti cliniche, l’accreditamento istituzionale, la definizione di un provvedimento unico di programmazione dell’assistenza territoriale”.

“Il Programma Operativo  - si legge nel comunicato - affronta i nodi critici della prevenzione, dell’assistenza territoriale, dell’assistenza ospedaliera, della spesa farmaceutica, della gestione amministrativa in maniera trasversale, per superare le inadempienze e rilanciare il sistema configurandolo intorno al miglioramento della qualità della vita dei cittadini pugliesi. Il Programma Operativo riporta le azioni già realizzate in questa direzione nel biennio 2016-2017 e approva gli interventi che saranno implementati nel corso del 2018”. 

"In crescita i dati sull'assistenza"

La Regione snocciola dati sull’assistenza positivi (“i ricoveri inappropriati, che erano il 38% della casistica nel 2010 sono oggi il 20%, una percentuale che finalmente rispetta gli standard ministeriali”), rimarcando “certificano i progressi nella qualità dell’assistenza compiuti dalla Sanità pugliese, che consolidano il trend in miglioramento degli indicatori di esito delle cure in tutte le aree cliniche esplorate, come riconosciuto anche dal Presidente e dal Direttore Generale di Agenas”.

Non possono passare in cavalleria, però, i grossi disagi che stanno patendo da alcuni mesi i cittadini della provincia di Brindisi a causa dei danni al sistema sanitario locale provocati dal piano di riordino ospedaliero, che con il taglio degli ospedali di Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano, trasformarti in Pta, ha ulteriormente sovraccaricato l’ospedale Perrino, il cui Pronto soccorso, come rimarcato a più riprese dalle organizzazioni sindacali, è sull’orlo del collasso. 

Stanziati oltre 200 milioni 

Tornando al piano 2016-208, la Regione ha autorizzato l’uso della somma complessiva di 220.000.000 euro per “investimento in infrastrutture sanitarie e sociali per lo sviluppo, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e la maggiore accessibilità ai servizi”. Fra i capitoli di maggior interesse c’è quello riguardante il gioco d’azzardo patologico, “che tanto incide sul tessuto sociale anche della nostra regione”.

Su questo fronte, infatti, “è stato approvato dalla Giunta Regionale (provvedimento n. 1317 del 2/8/2017) uno specifico piano di attività che andrà a finanziare un vasto programma di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa forma di dipendenza, da realizzare congiuntamente con Asl, Associazioni di volontariato e il mondo della scuola. Il Piano è stato finanziato con oltre 3 milioni di Euro, di cui circa 1 milione di Euro è stato già ripartito in favore delle Aziende Sanitarie Locali”.

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