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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ospedale, ordinanza salva reparti

OSTUNI - Taglio di reparti e posti letto. Come annunciato, il Comune passa all’attacco. Dopo aver dato mandato all’Ufficio legale dell’Ente di promuovere il ricorso al Tribunale amministrativo regionale e di predisporre contestualmente due denunce a carico della Giunta Regionale (una per interruzione di pubblico servizio, da formalizzare presso le Procure della Repubblica di Brindisi e Bari, l’altra per spreco di risorse pubbliche, da indirizzare all’attenzione della Corte dei Conti), il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella ha firmato in mattinata una ordinanza sindacale per tenere attivi, in previsione dell’alta stagione, i reparti di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia.

OSTUNI - Taglio di reparti e posti letto. Come annunciato, il Comune passa all’attacco. Dopo aver dato mandato all’Ufficio legale dell’Ente di promuovere il ricorso al Tribunale amministrativo regionale e di predisporre contestualmente due denunce a carico della Giunta Regionale (una  per interruzione di pubblico servizio, da formalizzare presso le Procure della Repubblica di Brindisi e Bari, l’altra  per spreco di risorse pubbliche, da indirizzare all’attenzione della Corte dei Conti), il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella ha firmato in mattinata una ordinanza sindacale per tenere attivi, in previsione dell’alta stagione, i reparti di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia.

Unità operative condannate viceversa a chiudere sulla scorta dei tagli imposti dal Piano di riordino ospedaliero varato nei giorni scorsi dalla giunta regionale. L’emissione dell’ordinanza sindacale salva reparti, sarebbe giustificata dall’opportunità e dalla necessità di non privare la città bianca dell’Unità materno infantile, nel periodo di maggiore affluenza turistica.

Nello specifico, attraverso il provvedimento firmata stamane, il primo cittadino impone al Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Brindisi, Paola Ciannamea, e alla Regione Puglia di astenersi dall’adottare, sino al 30 settembre 2012, provvedimenti di disattivazione dell’Unità Operativa di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Ostuni, o comunque di riduzione dell’attuale numero dei posti letto esistenti. Asl e Regione, a questo punto, hanno dinanzi due possibilità: eseguire l’atto, oppure impugnarlo.

“Se la previsione della chiusura dell’Unità operativa ostetrico-ginecologica di Ostuni (in contemporanea con quella di Fasano), fosse attuata durante il periodo estivo, costituirebbe – spiega Tanzarella - fonte di gravissimo rischio per la salute pubblica, rendendo di fatto privo di immediata assistenza alla nascita un amplissimo numero di soggetti. All’esito dell’attuazione delle previsioni del Piano, infatti, nell’intero territorio provinciale (di competenza della Asl Br) i soli punti nascita saranno l’ospedale Perrino di Brindisi e l’ospedale di Francavilla Fontana. Peraltro, l’ospedale Perrino ha a disposizione 48 posti letto (che diverranno 46 entro il 31.12.2012), mentre i 24 posti letto dell’ospedale di Francavilla Fontana sono concretamente disponibili soli nella misura del 50%, in ragione dei lavori di ristrutturazione attualmente in corso presso la struttura. In definitiva, l’attuazione del Piano sanitario comporta la presenza effettiva di soli 60 posti letto per l’intera provincia, tutti localizzati lontani dalla zona nord della provincia e, in particolare, da Ostuni”.

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