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Sabato, 20 Aprile 2024
sanita Fasano

Quattro donne nell'equipe indagata

FASANO - Raffaella Maria Abatecola (Dirigente in Ginecologia e Ostetricia), Leonardo Arnese (anestesista), Antonia Di Bello, Rosanna Martucci, Santina Sardella (infermiere). Sono i due medici e le tre infermiere di sala operatoria dell’ospedale Umberto I di Fasano indagati dalla Procura della Repubblica perché, dopo l’intervento, dimenticarono una garza nel corpo della paziente. Concorso in lesioni personali colpose: questa l’ipotesi di reato per cui il pubblico ministero Pierpaolo Montinaro procede nei loro confronti.

FASANO  - Raffaella Maria Abatecola (Dirigente in Ginecologia e Ostetricia), Leonardo Arnese (anestesista), Antonia Di Bello, Rosanna Martucci, Santina Sardella (infermiere). Sono i due medici e le tre infermiere di sala operatoria dell’ospedale Umberto I di Fasano indagati dalla Procura della Repubblica perché, dopo l’intervento, dimenticarono una garza nel corpo della paziente. Concorso in lesioni personali colpose: questa l’ipotesi di reato per cui il pubblico ministero Pierpaolo Montinaro procede nei loro confronti.

Secondo l’accusa medici e infermieri avrebbero, “in cooperazione colposa tra loro, per negligenza, imprudenza ed inosservanza di norme che disciplinano l’attività medico-chirurgica”, causato lesioni ad una paziente che si era sottoposta ad intervento chirurgico “per via vaginale di polipectomia cervicale”.  La negligenza dell’equipe operatoria ha avuto come conseguenza che una delle garze è rimasta nel corpo della paziente.

La donna poi a distanza di dodici giorni dall’intervento, eseguito il 9 giugno del 2011, avvertendo dei dolori lancinanti (quindi il 21 giugno) si fece visitare dalla stessa ginecologa. In quel frangente la dottoressa – scrive il magistrato inquirente nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari – “ometteva di effettuare adeguati riscontri diagnostici mediante esami clinici nonostante la donna lamentasse dolori”.

La permanenza della garza chirurgica, introdotta durante l’intervento e poi dimenticata, nella cavità vaginale della paziente ha provocato alla donna un’infezione che le causato forti dolori. Nei giorni scorsi il magistrato inquirente ha fatto notificare agli indagati e ai loro difensori l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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