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Salute e sport: "Convincere la gente"

BRINDISI – Una moderata e continuativa attività fisica è alla base della piramide per la prevenzione di molte patologie, per la riabilitazione, e anche più semplicemente per una migliore qualità della vita. Il problema è come diffondere e radicare questa pratica nella popolazione, anche se è visibilmente aumentato, ad esempio, il numero delle persone che fa walking (la passeggiata a passo veloce) quasi quotidianamente.

BRINDISI – Una moderata e continuativa attività fisica è alla base della piramide per la prevenzione di molte patologie, per la riabilitazione, e anche più semplicemente per una migliore qualità della vita. Il problema è come diffondere e radicare questa pratica nella popolazione, anche se è visibilmente aumentato, ad esempio, il numero delle persone che fa walking (la passeggiata a passo veloce) quasi quotidianamente.

Si parlerà di ciò il 20 settembre alle ore 9 presso l’aula magna del polo universitario Asl in piazza Di Summa a Brindisi, nell’incontro dibattito La promozione attiva della salute - Ruolo e partecipazione del cittadino nella promozione dell’attività fisica”, promosso dal Dipartimento di Prevenzione - Ufficio Educazione ed Informazione Sanitaria dell’Azienda Sanitaria di Brindisi.

“La promozione dell’attività fisica è divenuta un fattore strategico dell’azione del Servizio Sanitario Nazionale, come elemento di prevenzione, terapia e riabilitazione per numerose malattie – spiega una nota della Asl Br/1 - e come pratica necessaria per rinforzare la salute. In tale ottica è stato avviato il Progetto  Nazionale  di Promozione dell’Attività Fisica nella popolazione adulta “4  Passi  per  la  Salute”, attivato dalla Regione Puglia e coordinato dall’Ufficio Educazione ed Informazione Sanitaria della Asl Brindisi, realizzato in collaborazione con la Uisp sul territorio cittadino la trascorsa primavera”.

L’incontro del 20 settembre punterà su temi riguardanti gli stili di vita e i benefici dell’esercizio fisico, “che sebbene negli ultimi anni sia stato relegato ad un ruolo marginale da una vita quotidiana sedentaria” deve ritrovare giusta collocazione nella vita di tutti i giorni. Un primo passo – viene sottolineato -  da cui partire per l’attuazione di futuri programmi di promozione della salute pubblica e di corretti stili di vita.

Per cominciare sarebbe utile progettare, da parte della Asl e con il contributo di una equipe di cardiologi, nutrizionisti, medici sportivi, geriatri, fisioterapisti, un programma di base semplice, con informazioni e suggerimenti riguardanti la pratica moderata di alcune attività (passeggiate, nuoto, bicicletta), da riportare su un  depliant e affidarne la diffusione ai medici di base attraverso i loro ambulatori. Spiegando la progressione dell’attività in tempo ed intensità, gli orari più adatti, l’abbigliamento idoneo, le tecniche di respirazione, il tipo di calzature, la scelta dei luoghi. Il resto dei consigli si possono lasciare al medico di base, in base alla sua conoscenza diretta del paziente.

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