rotate-mobile
sanita

Si ammala dopo missioni all'estero, la Asl gli rifiuta le cure a Londra

CELLINO S.MARCO - Un giovane ufficiale di Cellino S.Marco, il maggiore Carlo Calcagni, contrare in servizio una grave patologia offetto di inchiesta parlamentare, chiede alla Asl di Brindisi il permesso preventivo per curarsi presso un istituto di Londra, ma gli viene negato su parere dell'Unità di Medicina interna del Perrino perchè i controlli ogni tre mesi sembrano troppo ravvicinati, ed è necessario allegare pertanto il protovollo degli esami ritenuti necessari.

CELLINO S.MARCO - Un giovane ufficiale di Cellino S.Marco, il maggiore Carlo Calcagni, contrare in servizio una grave patologia offetto di inchiesta parlamentare, chiede alla Asl di Brindisi il permesso preventivo per curarsi presso un istituto di Londra, ma gli viene negato su parere dell'Unità di Medicina interna del Perrino perchè i controlli ogni tre mesi sembrano troppo ravvicinati, ed è necessario allegare pertanto il protovollo degli esami ritenuti necessari.

Del caso si è interessato Antonio De Muro,segretario del Partito per gli operatori della sicurezza e della difesa – Puglia, che ha inviato la seguente lettera al presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle malattie gravi e i decessi che hanno colpito i militari italiani in misisoni all'estero.

"Preg.mo sen. Rosario Giorgio Costa,  ci rivolgiamo principalmente a lei in quanto presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.

Ieri il maggiore Carlo Calcagni, affetto da grave patologia oggetto di inchiesta parlamentare, ha ricevuto la risposta (allegata in basso nel download) di negazione dall’Asl di Brindisi, alla richiesta di autorizzazione preventiva a fruire di prestazioni sanitarie in forma indiretta all’estero presso centri di altissima specializzazione, per il seguente motivo: “Sarebbe necessario che l’Istituto di riferimento di Londra, ricalendarizzasse la frequenza dei controlli, preposti attualmente ogni tre mesi, che sembrerebbero in verità troppo ravvicinati, allegando il protocollo degli esami necessari a monitorizzare adeguatamente le patologie di cui è affetto”.

La tutela alla salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse delle collettività e le relative garanzie di cure sono principi di rango costituzionale.  Ill.mo signor presidente, il nostro sentore è che tali determinazioni non siano dettate dal primario interesse ma da logiche palesemente economiche.  Siamo assolutamente convinti che lei troverà il modo, nell’ambito del dettato costituzionale, di intervenire e promuovere azioni, che permettano la completa attuazione della Costituzione Repubblicana e di conseguenza la realizzazione della piena ed autonoma tutela alla salute, non solo per il maggiore Carlo Calcagni, ma per tutti gli operatori della sicurezza e della difesa che si sono gravemente ammalati nell’adempimento del dovere in Patria e nelle Missioni internazionali".

risposta cure.pdf

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Si ammala dopo missioni all'estero, la Asl gli rifiuta le cure a Londra

BrindisiReport è in caricamento