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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terapie del dolore: visite gratuite in un centro specialistico a Brindisi

Mercoledì 31 Gennaio 2018 sarà una giornata dedicata al sollievo e alla  terapia del dolore con Visite gratuite effettuate dal Dott. Giovanni Portaluri

BRINDISI - Mercoledì 31 Gennaio 2018 sarà una giornata dedicata al sollievo e alla  terapia del dolore con Visite gratuite effettuate dal Dott. Giovanni Portaluri. Si coglierà l’occasione per spiegare ai pazienti che cos’è la disciplina della terapia antalgica presso il Centro Specialistico Dott Antonio Erarioin via Annunziata 11, a Brindisi. 

Ma cos’è la Terapia del Dolore? In cosa consiste? Quali patologie tratta? L'algologia (o terapia antalgica), detta anche Terapia del Dolore o Medicina del Dolore, consiste nell'approccio terapeutico e scientifico al trattamento del dolore.  Il dolore é una patologia che colpisce circa un quarto della popolazione nei paesi occidentali e, secondo la Iasp (International Association for the Study of Pain) il dolore è “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata ad un danno tessutale effettivo o potenziale o comunque descritta come tale”.

Esso riconosce una componente sensoriale e una componente emotiva. La maggior parte delle persone erroneamente lo associa al cancro; tuttavia esistono svariati tipi di dolore (ad esempio nocicettivo, neurogeno, oncologico ecc…). Il dolore può essere considerato come “utile” se considerato come sintomo o “inutile” se considerato come malattia. E’ una reazione dell'organismo a un evento negativo e rappresenta un avvertimento che qualche cosa non va (come ad esempio nel caso di un attacco di sciatalgia in fase iperalgica o nell’artrosi grave dell’anca, nella fibromialgia, nelle cefalee o durante la fase acuta di neuropatia erpetica o “Fuoco di Sant’Antonio). Il dolore acuto ha una funzione di sintomo, è finalizzato cioè ad allertare l'organismo sulla presenza di stimoli pericolosi o potenzialmente pericolosi. 
Prima di avviare una terapia antidolorifica specifica, è quindi necessario scoprirne la causa. Sopprimere il dolore, infatti, significherebbe eliminare un sintomo importante per la diagnosi, rischiando così di non identificare correttamente la malattia sottostante creando le condizioni per un possibile peggioramento. 

Una volta che il dolore ha portato all'identificazione della malattia che lo ha indotto cessa la sua funzione di sintomo e diventa una malattia esso stesso. Parleremo in tal caso di dolore cronico. Casi tipici sono il dolore dopo intervento chirurgico, quello cronico di una malattia degenerativa o il dolore oncologico. In questi casi, infatti, il dolore diventa non solo inutile, ma anche dannoso, provoca sofferenza e induce anche una serie di reazioni neurovegetative (respiratorie, cardiocircolatorie, ormonali, muscolari, ecc...) capaci di per sé di influenzare negativamente lo stato di salute. Quindi il dolore che non ha o ha esaurito la sua funzione di sintomo deve essere eliminato al più presto.

La medicina del dolore deve prendersi cura del paziente nella sua globalità e deve avere una prospettiva terapeutica più ampia che riguardi la gestione di una condizione cronica dove soluzioni semplici e veloci (sia che si tratti di approcci infiltrativi che di terapia farmacologica) possono aver successo solo se inquadrati in un percorso più ampio di gestione della cronicità e di riabilitazione del paziente. È quindi indispensabile che l’algologo, o terapista del dolore, promuova la creazione di percorsi terapeutici volti a gestire un quadro di cronicità che preveda, oltre alla riduzione del dolore, anche percorsi riabilitativi, una corretta educazione del paziente all’autogestione del dolore e della propria persona. L’obiettivo terapeutico non deve essere fissato nel breve, ma nel lungo termine.

Il Dott. Giovanni Portaluri si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Parma nel 2009 ed ha conseguito la specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore presso il medesimo ateneo nel 2015. 

Fin dagli anni di specializzazione ha manifestato interesse verso la terapia antalgica collaborando per quattro anni presso l'ambulatorio di terapia del dolore dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Si è specializzato a Roma nell'uso dell'ecografo per effettuare blocchi antalgici e mirati intrarticolari a livello delle principali articolazioni degli arti inferiori (spalla, ginocchio anca, ecc.. infiltrazioni peridurali a scopo antalgico e diagnostico). 

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