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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tumori a Ceglie: "Per parlare di allarme occorrono altre indagini e dati"

CEGLIE MESSAPICA - Dopo l'intervento del direttore del servizio di Radioterapia dell'ospedale Perrino, Maurizio Portaluri, che segnala una sensibile incidenza dei tumori respiratori nella popolazione femminile di Ceglie Messapica, riprendendo gli atti di un convengno tenutosi nel gennaio scorso, riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un altro medico, il dottor Domenico Galetta, Specialista in Oncologia presso l'Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari. Il quale sottolinea che è necessario svolgere una indagine basata su vari altri indicatori prima di parlare di situazione allarmante, pur non sottovalutando alcunchè. E che raccomanda intanto di non dimenticare il nemico numero uno: il fumo di sigaretta.

CEGLIE MESSAPICA - Dopo l'intervento del direttore del servizio di Radioterapia dell'ospedale Perrino, Maurizio Portaluri, che segnala una sensibile incidenza dei tumori respiratori nella popolazione femminile di Ceglie Messapica, riprendendo gli atti di un convengno tenutosi nel gennaio scorso, riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un altro medico, il dottor  Domenico Galetta, Specialista in Oncologia presso l'Istituto  Tumori Giovanni Paolo II di Bari. Il quale sottolinea che è necessario svolgere una indagine basata su vari altri indicatori prima di parlare di situazione allarmante, pur non sottovalutando alcunchè. E che raccomanda intanto di non dimenticare il nemico numero uno: il fumo di sigaretta.

"Devo intervenire su tale problematica per diversi motivi: innanzitutto ero presente all'incontro tenutosi a Ceglie il 21 gennaio scorso ed ho avuto modo di ascoltare le relazioni dei partecipanti e di dire personalmente anche la mia opinione in merito. I dati presentati dall'ARPA, nel pur breve periodo di monitoraggio dell'inquinamento dell'aria su inquinanti gassosi (benzene, anidride solforosa, monossido di carbonio, biossido d'azoto, ozono) e particellari (PM10, ovvero le cosiddette polveri sottili) evidenziavano solo per queste ultime il superamento del valore soglia in 8 su 114 giorni di monitoraggio, mentre tutti gli altri elementi esaminati sono sempre risultati nella norma.

Allo stato attuale non vi sono a mio avviso elementi di certezza per giungere ad alcuna conclusione che potrebbe risultare precocemente allarmistica. Il numero dei decessi attesi per tale patologia è stato superato da quelli avvenuti ma non esiste in Puglia, se non sulla carta, un Registro Tumori. Ogni conclusione effettuata in sua assenza non può essere considerata un dogma! Mancando un Registro Tumori ci si basa su altri elementi disponibili quali ad esempio le schede di dimissione Ospedaliera che purtroppo non fotografano la realtà ma rappresentano solo uno degli strumenti utilizzabili per poter giungere a delle conclusioni.

Mi spiego: un decesso avvenuto a Ceglie per tumore polmonare in una donna che ha vissuto vent'anni all'estero a quale ambiente va attribuito a quello di Ceglie o a quello in cui ha vissuto? Mancano al momento i riscontri incrociati con le anatomie patologiche in cui sono conservati i referti istologici, ovvero la diagnosi certa. Per ogni caso di tumore polmonare vi è  la certezza istologica? (molto spesso le schede di morte vengono compilate dal curante al quale possono mancare alcuni importanti elementi della storia clinica) oppure esso è la causa probabile ma non istologicamente accertata?

Mi occupo da qualche tempo di oncologia polmonare ed ho avuto modo di seguire diversi miei compaesani e negli ultimi 20 anni e non ho avuto modo di poter verificare in maniera così evidente tale dato. Ancora: non esiste il tumore al polmone, ma esistono almeno una ventina di tipi diversi di tumore polmonare: quale di questi tumori è aumentato: l'adenocarcinoma, come sta avvenendo in gran parte dei paesi occidentali e che potrebbe essere legato all'uso delle sigarette ultraleggere? il carcinoma bronchiolo alveolare o il carcinoide che sono tipici dell'età giovanile?... o ad una delle altre forme?? Come si fa a dirlo su 28 decessi?? Come e dove sono state trattate queste pazienti? ...

Con questo non voglio sottovalutare alcun motivo di riflessione, anzi voglio incoraggiare una ricerca ancora più approfondita su tali questioni. Proprio in quell'incontro era emersa anche l'opportunità congiuntamente all'ARPA, di poter avviare un progetto di monitoraggio anche di altre fonti di inquinamento che non siano solo sopra di noi ma anche sotto (leggasi sottosuolo, falde acquifere... ) e credo che il prof. Franco  Nigro, anch'egli presente a quell'incontro, presentò una relazione davvero interessante a tal proposito.

Il dr Portaluri , che conosco e stimo, è da sempre molto attento alle tematiche ambientali ed anche stavolta apre una finestra di forte riflessione. Per concludere vorrei solo attenuare gli allarmismi che ci sono, vorrei che si concretizzassero dei progetti congiunti con le strutture preposte a tale scopo, vorrei che il Registro Tumori non rimanesse solo sulla carta ma vorrei anche che le donne di Ceglie possano essere certe che nulla venga sottovalutato ma allo stesso tempo nulla è accertato se non il grande danno che a loro giumnge dalla più evidente causa di tumore polmonare…. Il fumo!!!".

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