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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tumori, ritardo dati Asl. Protesta Cgil

BRINDISI – Da ben 5 anni sul territorio brindisino la percentuale di malati tumorali a causa di un tasso elevato, anche, d’inquinamento ambientale è aumentata a dismisura. I dati ufficiali epidemiologici nell’ultimo anno, però, non sono ancora stati resi noti dall’Azienda sanitaria locale. Per questa ragione, ancora una volta, la Cgil di Brindisi chiede a gran voce, che i dati epidemiologi standardizzati relativi alla popolazione residente nel comune di Brindisi, vengano pubblicati.

BRINDISI Da ben 5 anni sul territorio brindisino la percentuale di malati tumorali a causa di un tasso elevato, anche, d’inquinamento ambientale è aumentata a dismisura. I dati ufficiali epidemiologici nell’ultimo anno, però, non sono ancora stati resi noti dall’Azienda sanitaria locale. Per questa ragione, ancora una volta, la Cgil di Brindisi chiede a gran voce, che i dati epidemiologi standardizzati relativi alla popolazione residente nel comune di Brindisi, vengano pubblicati.

L’organizzazione sindacale scrive al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all’assessore alle Politiche della Salute, a Massimo Ferrarese – presidente della provincia di Brindisi – e al commissario prefettizio del capoluogo, per far luce su questa situazione. I centri interessati nell’indagine sull’aumento delle patologie neoplastiche, cardiovascolari ed endocrine, sono Brindisi, S. Pietro Vernotico, Torchiarolo, Cellino e Carovigno. Nel 2006 la Asl di Brindisi rese pubblici i dati riguardanti un eccesso di rischio per mesotelioma – tumore maligno fortemente correlato all’esposizione ad amianto - ma negli anni successivi, fino ad oggi, i dati non sono più stati resi pubblici.

Varie sono le domande che la Cgil Brindisi pone, vista la situazione brindisina: per casi di mesotelioma pubblicati nel marzo 2006, è stato svolto successivamente – dal 2006 ad oggi – da parte della Asl Brindisi che è territorialmente competente, un approfondimento epidemiologico circa l’attività lavorativa svolta dai malati e la loro zona relativa? Qual è l’incidenza standardizzata dei casi di angiosarcoma epatico, linfomi non H e leucemie tra i residenti nell’area a rischio e nel resto della provincia di Brindisi?

Quale è l’incidenza standardizzata di tumori maligni tra i residenti nell’area a rischio e nel resto della provincia di Brindisi? Quali sono i tassi standardizzati di incidenza per tumore pubblicati dalla Asl dopo il 2006? Perché quei dati allarmanti, resi pubblici nel 2006, non sono stati approfonditi dalla Asl Brindisi, cui spettava la competenza per territorio di avviare una analisi epidemiologica?

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