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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La guerra dei "cartelli". Brindisi preoccupa Medellin

Nella lontana Medellin, in Colombia, il nuovo capo del locale cartello di narcos non chiudeva occhio da una settimana. Da quando aveva saputo, cioè, che in una minuscola città al centro del Mediterraneo i "cartelli" nascevano come funghi

Nella lontana Medellin, in Colombia, il nuovo capo del locale cartello di narcos non chiudeva occhio da una settimana. Da quando aveva saputo, cioè, che in una minuscola città al centro del Mediterraneo i “cartelli” nascevano come funghi, e che si stavano coalizzando contro un tale Consales, che sicuramente doveva essere un messicano o un boliviano intenzionato ad impiantare una centrale in Europa per fargli concorrenza.  “Quién es esto Consales..quién es…”, si lambiccava il cervello Pablo Escostar, ma quel nome proprio non gli diceva nada de nada.

L’unica cosa cierta era che a Brindisi stava per esploder una guerra de “cartelli”. Mas de que, non era claro. Lo concorrientes hablavano cifrado: la roba la chiamavano “umido”, “mensa”. Il cartello dell’umido, il cartello delle mense. Chi era il cabron che li riforniva alle sue spalle? E porqué se volian liberar de esto Consales?  Porqué? Pablo Escostar si era già scolato un’autobotte di rhum che si faceva portare appositamente da Caracas e si era fumato pure i sigari che aveva rubato a suo nonno mentre faceva la siesta. Ma il nome Consales gli aveva solo causato un tremendo mal de capeza.

Alla fine il capo dei capi del cartello de Medellin decise di umiliarsi, pur de levarse dal cranio il tarlo del dubbio, prese uno dei suoi 537 cellulari e chiamò un suo vecchio amigo che contrabbandava da siempre  rapicauli in tutta Europa (non aveva mai visto un rapicaulo, ma gli avevano assicurato che al contrario della coca veniva assimilato solo per via intestinale). Un amigo, che abitava proprio a Brindisi. “Pronto Armandino, es ti?”. “No, sono sorata”, rispose allegro como siempre Armando Guadalupe (experiamo che non es un hombre reale, ndr).

Dopo i soliti convenevoli a base di termini comuni alle due lingue (come muerti, tua, nannata, mammeta eccetera), i due vecchi compadres giunsero al sodo. E Guadalupe restituì il sonno a Escostar: “Sientime, Pablo. Non te deve preoccupar. L’hombre che tu tieme non esta bueno. Ha respirado el fumo de una nave incendiata e da quel momiento non se riprende. La Scarpa Puglia aveva detto che era como el  fumo di un caminetto, ma dentro al traghetto ce estava un rimorchio carico de marijuana albanese. Comprende, amigo? Lo cartellos sono allucinaciones”.

“Armandino, muchas grazias. Hora puedo dormir tranquilo. Un ultimo favor. Su que canal televisivo posso informarme de le faccende brindisinas? Solo per curiosidad”. E Guadalupe gli fornì la frequenza di Puglia Tv. Fu così che Pablo Escostar, seguendo en directa una reunion del consiglio comunal de Brindisi, se rese conto che i suoi affari in quella zona non correvano rischi: la sua merce girava, girava. Girava mucho. E gli unici cartellos perigrosi erano quelli delle mamacitas del los ninos del tiempo pieno, che volian scassarli sopra los cranios de los amministradores.

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