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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Buchi al palazzetto, si corre ai ripari: tornano Coco Saliva e Gino Centolire

Nando Marino era pronto a cogliere tutti di sorpresa, annunciando l'ingaggio a suon di EuroEnel di Wanamaker, Langford, Moss e della sorella di quest'ultimo, Kate, ma i 500 biglietti invenduti di gara 3 hanno convinto la società a rivedere i piani d'azione

Nando Marino era pronto a cogliere tutti di sorpresa, annunciando l’ingaggio a suon di EuroEnel di Wanamaker, Langford, Moss e della sorella di quest’ultimo, Kate, ma i 500 biglietti invenduti di gara 3 hanno convinto la società a rivedere i piani d’azione. Prima si corre ai ripari sul fronte della tifoseria, poi si penserà ai giocatori. Giuliani è già al lavoro. Ecco a chi sta puntando.

Coco Saliva. Detto anche “Cosimino Sputacchiera”, negli anni ’80 era l’idolo della curva Sud. Grazie alle 76 sigarette di contrabbando che riusciva a fumarsi ogni giorno, arrivava al palazzetto iniziando a scatarrare fin da sotto casa. I suoi colpi erano precisissimi: riusciva a colpire in pieno viso arbitri, giocatori e dirigenti avversari, che di colpo assumevano un atteggiamento più filo-brindisino. Resta leggendario il suo colpo ad effetto contro Venezia, quando dalla curva riuscì a colpire Dalipagic ancor prima che questi facesse ingresso in campo. Contattato da Giuliani, dopo una lunga scatarrata al telefono, Coco ha dato al sua disponibilità a tornare al PalaPentassuglia, a patto che la società gli paghi le 76 sigarette quotidiane. Il budget è stato approvato.

Gli addetti al parquet. Basta con questi ragazzini delle giovanili dell’Enel, che quando vedono un avversario per terra anziché insultarlo lo aiutano a rialzarsi. Si torna all’antico, quando le ramazze erano assegnate a energumeni che per intimorire i giocatori ospiti non si lavavano corpo e denti per una settimana. Indosseranno una maglietta nera con la scritta “Devi Morire”, e avranno licenza di colpire i giocatori avversari che si involano in contropiede.

Gli ultrà del calcio. Non si sa perché, ma ogni volta che c’è bisogno di alzare la temperatura, si fa affidamento a loro, i famigerati ultrà. Forse perché i tifosi del basket, quasi tutti dotati di laurea e master, non riescono a bestemmiare in maniera convincente. Dall’anno prossimo i rappresentanti più meritevoli della curva del Brindisi Calcio saranno ospiti ogni settimana del presidente Ferrarese, che la smetterà finalmente di avere accanto ‘sti cazzo di sindaci, prefetti,  parlamentari e cantanti che vanno ad una partita di basket come se stessero andando ad un funerale.

Il ritorno dei cugini Guadalupi. A Dario e Gianvito, ultrà di lungo corso con molteplici esperienze in campo cestistico e calcistico, avranno un duplice ruolo. Prima della partita decideranno quali tifosi fare entrare e quali lasciare fuori: la selezione avverrà sulla base del numero di Daspo nel curriculum vitae, delle risse con le forze dell’ordine, e della naturale propensione umana a rinfrescare i morti del coach della squadra ospite di turno. Durante la partita i cugini Guadalupi formeranno invece il cordone sanitario intorno ai tifosi avversari. Uno alla loro destra, l’altro alla loro sinistra. Solo loro due. Bastano e avanzano.

Gino Centolire. Il mitico Gino aveva una dote straordinaria, quasi al pari di Coco Saliva, con le sue monetine da 100 lire riusciva a colpire arbitri e giocatori pur stando all’ultimo gradone del palasport. Ma la cosa incredibile è che prendeva una pensione di invalidità perché risultava cieco al 90%. Ginetto manca dal PalaPentassuglia dal 2001. Sembra che i suoi vicini di posto lo videro andar via sconsolato dal Masseriola, pronunciando la frase: «Sto cazzo che gli tiro 1 euro, non mi posso mica dissanguare per il basket». Per fare cassa in favore del ritorno di Gino Centolire, Nando Marino ha deciso di devolvere allo speciale tifoso parte dell’incasso derivante dalla vendita delle fritte durante l’intervallo.

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