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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vita da sindaco: ecco la giornata tipo di Consales. Aiutiamolo

Quello del sindaco è il mestiere più difficile del mondo, dopo quello di Gabibbo e di concorrente dell'Isola dei Famosi. Bisognerebbe ricordarsi di questo particolare, prima di insultare Mimmo Consales sui social network

Quello del sindaco è il mestiere più difficile del mondo, dopo quello di Gabibbo e di concorrente dell’Isola dei Famosi. Bisognerebbe ricordarsi di questo particolare, prima di insultare Mimmo Consales sui social network, perché la vita di un primo cittadino è dura. Durissima. Soprattutto del primo cittadino di una città come Brindisi. Volete la prova? Leggete l’agenda di una giornata tipo dell’ex giornalista che purtroppo si è prestato alla politica.

Ore 5: sveglia, caffè, giro in incognito della città per controllare lo stato dei cassonetti dei rifiuti. Se emergono anomalie, il sindaco redistribuisce i rifiuti nei vari sacchetti: la plastica separata dal vetro, l’umido lontano dalla carta, gli elettrodomestici da una parte e i materassi dall’altra. Poi passa il camion e getta tutto nello stesso contenitore.

Ore 6: lettura dei giornali online e prime bestemmie.

Ore 6.30: confessione al seminario con don Pérignon, parroco di fiducia noto per essere una tomba, anche perché beve talmente tanto che non ricorda i peccati che gli vengono confessati.

Ore 6.31: colazione al Bar 2001, lettura dei giornali locali. Altre bestemmie per la confessione di domani.

Ore 6.40: passaggio davanti ad un bar di via Appia, saluto agli agenti della questura. “Ci vediamo dopo al Comune o preferite che vi mandi qualche documento direttamente in ufficio, per un controllo preliminare?”.

Ore 7.00: controllo al centro di cottura dei pasti per le scuole.

Ore 7.01: controllo annullato. Gli ultimi centri di cottura sono stati sequestrati: uno per abusivismo, l’altro per la puzza di fritto. Alla fine è stato deciso di cucinare con un furgone itinerante. Sosta davanti alle scuole e distribuzione dell’unico pasto apprezzato dai bambini: hot-dog e patatine fritte.

Ore 8: incontro con le mamme dei bambini.

Ore 8.01: fuga dall’incontro con le mamme dei bambini.

Ore 9: incontro con gli assessori. Si presentano 4 consiglieri non invitati: «Ora tocca a noi entrare in giunta. Oppure metti nell’esecutivo nostro figlio, o quanto meno la mia ex moglie, così smetto di pagarle gli alimenti».

Ore 10: incontro con Michele Emiliano. Ricordarsi di portare una sedia.

Ore 11: correggere le lettere che gli assessori intendono inviare alla stampa, depurandole da errori, esagerazioni e puttanate. In pratica cestinarle.

Ore 12.30: correggere le gare d’appalto, i bandi, le delibere e le determine dei dirigenti. In pratica dirigere i dirigenti.

Ore 14.00: incontro col presidente Flora che cerca sponsor. Ferma opposizione: prima deve dimostrare di poter vincere la Champion’s. O in alternativa almeno la coppa del nonno.

Ore 17: partita dell’Enel. Evitare di farsi coinvolgere nel caso i tifosi dovessero cantare “chi non salta un Consales è”. Applaudire in segno di affetto e comprensione. Nel caso di ripetuti attacchi al grido “vogliamo il palazzetto”, alzare elegantemente il dito medio. In caso di insistenti domande della stampa sul nuovo palasport, rispondere: «Anche io vorrei tanto mangiare una fritta, ma il dietologo me l’ha vietata. Ogni cosa a suo tempo».

Ore 20: cena e lettura dei giornali online. Trattenere le ultime bestemmie, riservarle per il giorno dopo.

Ore 22: andare a letto. Evitare di pensare: “ma chi cazzo me l’ha fatta fare…”. Ormai è fatta.

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