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Brindisi ormai trema, nelle spire dell'Inquisizione animalista

Il circo Orfei è arrivato, ha piantato le tende e ha messo fuori dall’ingresso, protetti da una vetro blindato, l’ordinanza del Tar di Lecce e uno schermo al plasma su cui vanno in onda in continuazione tutte le puntate di “Animalisti per caso”. Ormai la vittoria è completa, e Darix Martini dopo aver addirittura preso in considerazione anche la possibilità di stabilirsi a Brindisi, dromedari e tutto, ha rinunciato solo perché dopo aver parlato al bar di questa idea, dieci minuti dopo si era trovato fuori dal caravan una fila di 750 persone in cerca di lavoro.

Il circo Orfei è arrivato, ha piantato le tende e ha messo fuori dall’ingresso, protetti da una vetro blindato, l’ordinanza del Tar di Lecce e uno schermo al plasma su cui vanno in onda in continuazione tutte le puntate di “Animalisti per caso”. Ormai la vittoria è completa, e Darix Martini dopo aver addirittura preso in considerazione anche la possibilità di stabilirsi a Brindisi, dromedari e tutto, ha rinunciato solo perché dopo aver parlato al bar di questa idea, dieci minuti dopo si era trovato fuori dal caravan una fila di 750 persone in cerca di lavoro, tra le quali anche un certo Hercules Haralambides che voleva presentargli un numero di salto della quaglia senza rete e cavo di sicurezza.

Intanto fuori dal perimetro del circo si è scatenata la repressione. La famiglia di Enzo Albano, che aveva dato il benvenuto al circo con una batteria di manifesti, ha già inviato un appello a “Chi l’ha visto”. La polizia ha perquisito vanamente la casa di alcune note gattare alla ricerca dei basisti del rapimento. A tutti i cittadini con il cognome che fa rima con “brasciola”, “bistecca” e “purpetta” arriverà una Tares di cinquemila euro. Le testate di informazione sospettate di collusione con il circo Orfei sono sottoposte a pressioni insostenibili: BrindisiReport.it ha dovuto assumere uno scimpanzé disoccupato.

Nessuno viene risparmiato. La tigre vicina di gabbia di Samir, morta in circostanze misteriose, è stata costretta a nascondersi perché gli integralisti vogliono che testimoni contro lo Zoosafari. Tutta la giunta comunale di Brindisi ha dovuto votare la delibera di approvazione del ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar di Lecce, pena il rimpasto (in una betoniera).

Uno degli assessori, Miglietta (rima con purpetta) è svenuto per la tensione, e hanno chiamato il veterinario. Mauro D’Attis ha chiesto l’invio di osservatori Onu, Consales legge solo Savonarola. I carabinieri nei pressi dell’Ipercoop hanno catturato sette persone col passamontagna pensando che stessero per compiere una super rapina al centro commerciale. Ma erano impiegati comunali che andavano al circo e non volevano essere riconosciuti: “Marescià, teniamo famiglia”.

 

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