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Martedì, 23 Aprile 2024
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Con la satira si muore di fame: viviamo già in una barzelletta

Ora è ufficiale: non scriverò più Satyricon. Non ne vale la pena. Non riesco più ad avere l'ispirazione: la realtà fa già ridere di suo. E anche tanto. Guardatevi intorno e vi accorgerete che non serve fare battute: viviamo in una barzelletta

Ora è ufficiale: non scriverò più Satyricon. Non ne vale la pena. Non riesco più ad avere l’ispirazione: la realtà fa già ridere di suo. E anche tanto. Guardatevi intorno e vi accorgerete che non serve fare battute: viviamo in una barzelletta. Quindi, per onestà intellettuale, rinuncio allo stipendio che le puttanate che sparavo mi assicuravano, e torno a fare il mio lavoro di disoccupato. Tanto tra poco mi daranno il reddito di cittadinanza e potrò tranquillamente godermi la vita.

Prendete Salvini: viene in Puglia e trova gente che lo applaude e che si candida con lui. Sono, per intenderci, quelli che per 20 anni sono andati dietro a Berlusconi, poi sono stati tentati da Grillo, ora stravedono per la Lega post-Bossi. E così qualcuno dotato ancora di sani sensi, come il buon Michele Bombacigno, lancia l’allarme: «Trovo nella cassetta della posta un volantino di propaganda elettorale in vista delle regionali... NOI CON SALVINI, e lo slogan del candidato è "A difesa di Brindisi e della sua Provincia". NOI CON SALVINI, A DIFESA DI BRINDISI E DELLA SUA PROVINCIA!!!!! Leggo bene? Possibile che sia scritto proprio così». Possibile, Michele, possibile. E purtroppo non è ancora finita.

Cerchi di distogliere l’attenzione dalla politica, ma ti giri dall’altro lato e ti scontri il manifesto di Ciro Argese, Ncd, che non solo annuncia di aver accettato la candidatura alle regionali (e se ne sentiva davvero un gran bisogno) ma addirittura si presenta come “uno come voi”. Beh, scusate, con tutto il rispetto per il simpatico Ciro, io non mi sento come lui. Davvero non posso esserlo, non fosse altro che per quella barba in stile Sandokan.

FRANCESCO-RENNA-2-3Poi c’è Sergio Blasi, PD, che su Facebook scrive: "Sui miei manifesti ho preferito esporre il lavoro svolto in 5 anni di Consiglio Regionale piuttosto che stampare la mia faccia sorridente. Proprio non capisco cosa hanno gli altri candidati da ridere alla gente in un periodo così difficile". Commosso da tanto low-profile, mi attendo di vedere manifesti di candidati in lacrime, oppure con le facce tristi, o magari in ginocchio e con le mani giunte in preghiera. Blasi, dai, siamo seri.

Ma torniamo ai nostri concittadini, prendete Massimo Ferrarese: non ancora ripresosi dallo choc derivante dall’essere stato sdoganato da BrindisiReport con una intervista chilometrica  che nessuno è riuscito a leggere fino alla fine (ma che sarà riproposta a puntate nel corso dell’estate), oggi ha affidato a Facebook un post-consiglio al suo ex idolo Silvio B.: «...bisognerebbe avere sempre la lucidità per capire quando è il momento giusto per lasciare. Tanti uomini e tante donne eviterebbero di diventare fenomeni da baraccone e sarebbero invece ricordati da grandi protagonisti quali sono stati». Ecco, il condividere le stesse idee con SuperMax inizia a preoccuparci. Per fortuna le cose che lui scrive oggi noi le diciamo da 20 anni. Tempo ci vuole...

Comunque tranquilli, c’è un politico brindisino che ha deciso di dare l’esempio. È Francesco Renna, che si è fatto immortalare mentre si rimbocca le maniche. Speriamo che dopo le elezioni si mettano davvero a lavorare. Magari in campagna. Quella vera, non quella eletto

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