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Lettera ai Matarelliani che non ammettono la Satira sul loro deputato

Satyricon osa prendere di mira la conversione vegetariana di Toni Matarrelli, e i suoi amici di Facebook si arrabbiano. Il proletario Pino De Luca analizza il problema. E pone un quesito fondamentale...

Fabio Mollica è un omone alto e atletico, non so bene quali doti nascoste possieda e quanti difetti riesca ad aggrumare all’interno di cotanta giovine prestanza. Ma c’è una cosa che di Fabio Mollica si può dire: sa scrivere. E scrive. Scrive cose serie e cose divertenti e siccome si fregia dell’appellativo di “giornalista” (non so se e in qual grado registrato alla casta) scrive sui giornali e anche sulla loro versione moderna.

Ora noi sappiamo bene che gli appellativi, in questo periodo che sta tra il sanculotti, giacobini e girondini, sono un po’ fuori moda e allora lo chiamerò “cittadino”. Il cittadino Fabio Mollica, da Brindisi, si è permesso il lusso di scrivere un divertentissimo pezzo sul Cittadino Toni Matarrelli, da Mesagne. Al quale spetta la Maiuscola perché è transitato da Compagno ad Onorevole.

La notizia, di per sé straordinaria, è l’ulteriore conversione del nostro Onorevole Cittadino Compagno che ha deciso di abbandonare lo stato di onnivoro e dedicarsi solo al vegetariano (non sappiamo se si spingerà oltre). Noto il fatto che ha uno sconvolgente impatto sulla geografia politica e sociale della terra brindisina, il Mollica, dicevamo, si è consentito di ironizzare. E qui si è, giustamente, aperta la discussione da parte delle decine e decine di migliaia (qualcuno dice milioni) di supporters del Cittadino (Onorevole e Compagno). Hanno ragione i Matarrelliani a crocifiggere un Mollica qualunque che banalizza scelte politiche di così grande portata? O stanno esagerando?

Io credo che abbiano ragione caro Fabio. Nella tua leggera trattazione non hai considerato che nella scelta del Cittadino c’è una precisa indicazione di modernità, in accordo con le parole del Papa Francesco I e della Decrescita Felice? L’esempio è guida: il rispetto del creato, l’uso parco delle risorse e la possibilità di essere felice in mezzo a campi pieni di lampascioni che ti assicurano una vita lunga e salutare. Questo ha scelto il Cittadino (Compagno e Onorevole).

Ora però vorrei chiedere umilmente e sommessamente ai Matarrelliani (sempre con la maiuscola) di perdonare l’ignaro Mollica. Egli è ancora legato ai vecchi riti e alle desuete tradizioni, pensa davvero che gli esseri umani vogliano sapere da un Onorevole (Cittadino e Compagno) cosa sta facendo per guadagnarsi (giustamente) un onorevole stipendio e invece noi mortali vorremmo sapere: ma dal 31 di marzo 2013, oltre al ritorno dell’ora legale, della Resurrezione di Gesù e di un possibile Governo, al ristorante della Camera terranno conto della scelta vegetariana del nostro Cittadino (Onorevole e Compagno)?

Caro Fabio accetta il perdono dei nostri amici evoluti, e quando torni a casa accarezza i tuoi bambini e tua moglie e se puoi, fammi sapere: a Pasqua l’agnello lo facciamo alla cacciatora o con le patate?

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