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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La moltiplicazione delle carpe, già svelato il mistero

Tre sono le piste seguite dal pm Cataldo Motta per chiarire il mistero delle carpe, ma solo una è ritenuta solida. BrindisiReport.it, grazie alla squadra speciale di Satyricon, è in grado di rivelare quale sia.

Tre sono le piste seguite dal pm Cataldo Motta per chiarire il mistero delle carpe, ma solo una è ritenuta solida. BrindisiReport.it, grazie alla squadra speciale di Satyricon, è in grado di rivelare quale sia.

Nei giorni scorsi un uomo dell’apparente età di una cinquantina di anni, con gli occhiali e un ciuffo svolazzante (ancora per pochi anni), di presunta nazionalità oritano-francavillese, è stato visto da alcuni testimoni aggirarsi nei pressi del Cillarese con fare sospetto. Aveva accanto a sè un gruppetto di sodali e i soliti tre amici-giornalisti sempre pronti a divulgare il suo verbo.

Sul calar della sera, gli si avvicinò tal Ciro Argese e gli disse: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Il tizio, guardandolo dritto negli occhi rispose: «Ciro, a volte neanche io riesco a capire le cose che dici, ma non ti preoccupare, non è un problema tuo, sono proprio i cegliesi che parlano strano... In ogni caso, non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare».

Gli rispose Tony Muccio: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due cuggioni che possiamo spacciare per orate! E come tu sai i nostri consiglieri comunali hanno tanta fame, soprattutto di poltrone». Ma egli, per nulla preoccupato, disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di adepti di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione (Forza Pallacanestro, eh-oh-oh), spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

E nel fiumiciattolo comparvero centinaia di carpe. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa 3500 uomini, inclusi le donne e i bambini e i soliti imbucati del PalaPentassuglia. Molti di loro, non sapendo che le carpe del Canalicchio non erano ancora un prodotto a marchio Slow-Food, ebbero nei giorni successivi seri problemi intestinali.

Ma lui, il Messia venuto da chissà dove, aveva fatto il miracolo. E dopo aver moltiplicato le carpe, se ne andò così come era venuto, camminando sulle acque del laghetto del Cillarese, sotto l’occhio vigile di Marcello Rollo che lo seguiva con un defibrillatore da utilizzare in caso di emergenza.

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