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Nella città che ospita cani e porci, Consales fa la guerra al circo

«Consales fa la guerra al circo con gli animali, ma nella vostra città fate entrare cani e porci!», gridò imbestialito Ciro Orfei, capostipite della trentanovesima generazione della famosa famiglia di circensi. Ma il sindaco replicò: «Pronto a morire, per difendere la scimmia delle foto-ricordo».

«Consales fa la guerra al circo con gli animali, ma nella vostra città fate entrare cani e porci!», gridò imbestialito Ciro Orfei, capostipite della trentanovesima generazione della famosa famiglia di circensi. Fu dopo aver udito quelle parole che la maggioranza di centrosinistra abbandonò il sindaco: «Orfei ha ragione, qui perdiamo tempo con le tigri e gli elefantini, mentre in qualche palazzo cittadino davvero accadono cose turche», dissero i capigruppo.

Mimmo però fu inflessibile: «Andrò avanti fino alla morte, per il bene della città e dei suoi cittadini più importanti, cioè gli animali». E la sua nuova acconciatura non lasciava presagire nulla di buono, in tutti i sensi.

Ciro Orfei minacciò: «Se la dovrà vedere contro i leoni!».

«E io chiamerò l’Uomo Ragno e Superman», replicò il primo cittadino.

E via, avanti così per un paio d’ore. Ma preferiamo non raccontarvi il seguito: questa storia è troppo stupida anche per un Satyricon. Ci sono cose più serie alle quali dedicare il nostro tempo.

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