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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Nella Città degli Animali, Consales vieta anche la pesca

Prima il regolamento vieta-circhi, poi l'ordinanza contro i botti di Capodanno che mettono paura a cani e gatti, ora il divieto assoluto di pesca su tutto il territorio comunale. Non si ferma l'offensiva della giunta Consales contro chi non rispetta gli animali, e per il 2 gennaio 2013 è già stata convocata la conferenza stampa per illustrare il provvedimento che metterà al bando l'hobby tanto amato dai brindisini. Prevista una sola deroga al divieto assoluto: se il pesce dichiarerà di essersi voluto suicidare, allora i pescatori potranno portarlo a casa e cucinarlo, ma soltanto dopo averne celebrato il funerale.

Prima il regolamento vieta-circhi, poi l'ordinanza contro i botti di Capodanno che mettono paura a cani e gatti, ora il divieto assoluto di pesca su tutto il territorio comunale. Non si ferma l'offensiva della giunta Consales contro chi non rispetta gli animali, e per il 2 gennaio 2013 è già stata convocata la conferenza stampa per illustrare il provvedimento che metterà al bando l'hobby tanto amato dai brindisini. Prevista una sola deroga al divieto assoluto: se il pesce dichiarerà di essersi voluto suicidare, allora i pescatori potranno portarlo a casa e cucinarlo, ma soltanto dopo averne celebrato il funerale.

L'idea del regolamento è stata, manco a dirlo, del sindaco-animalista, che però, per poter realizzare un lavoro certosino e a prova di critiche, questa volta ha coinvolto l'assessore ai Servizi sociali Marika Rollo e quello allo Sport Antonio Giunta. Del gruppo di lavoro faceva inizialmente parte anche la vicesindaco Paola Baldassarre, che però è stata estromessa dopo aver suggerito di realizzare un acquario gigante negli ex magazzini Upim.

Ecco, allora, alcuni articoli della nuova ordinanza, che in realtà non riguarda solo la pesca.

Art. 1: È fatto divieto, in tutto lo specchio acqueo brindisino, di dedicarsi a quell'arcaico e becero hobby chiamato pesca. Per i pescatori più incalliti, l'Amministrazione metterà a disposizione delle finte canne e dei finti pesci, che potranno essere usati sui pontoni del porto turistico Marina di Brindisi, tanto lì di spazio ce n'è abbastanza, vista la penuria di barche.

Art. 2: Dalla prossima estate, per non spaventare pesci, polpi e cozze patelle, sarà vietato anche effettuare tuffi a coffa.

Art. 3: Sarà possibile portare i pesci a casa solo in due casi: se essi stessi, prima di abboccare all'amo, dichiareranno al pescatore di volersi suicidare, oppure se sono già morti e galleggianti nelle acque del porto.

Art. 4: Per garantire il rispetto di tutte le specie viventi, da domani saranno vietate le frasi del tipo "Il piccione di...”, che mettono in risalto negativo una specie animale che tanto lustro dà alle nostre città. Le frasi non potranno essere declamate nemmeno in vernacolo.

Art. 5: Al fine di incentivare il ritorno dei delfini nel nostro mare, di concerto con l'Autorità portuale stiamo cercando di eliminare gli ultimi traghetti che ancora si ostinano a sbarcare a Brindisi. Dall'Autorithy ci hanno risposto che da anni stanno lavorando alacremente per raggiungere lo stesso obiettivo pur senza l'aiuto del Comune, ma saranno ben lieti di poter contribuire ad una così nobile causa.

Art. 6: Per potenziare i flussi turistici, invece, dalla prossima estate ci sarà una sorpresa: il ritorno del famoso e indimenticato (oltre che mai visto) Squalo di Malcarne, una creatura risalente agli anni '80, avvistata per la prima volta da un gruppo di pescatori che sulla barca avevano più birra che pesce.

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