Segretario Autorithy, spunta un altro Greco. Ma non è l'unico a sperare...

Se dovesse andare male anche con il farmacista ed ex deputato Cosimo Casilli, Hercules Haralambides ha già pronti i prossimi candidati alla poltrona di segretario generale. BrindisiReport li svela in anteprima.

Vincenzo Caretto: è il primario del reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino. Nessuno più di lui ha le competenze giuste per risollevare un porto che da anni è ormai in coma.

Mario Pregamorti: quello del becchino-capo del cimitero di Sternatia è un nome forte, ma Haralambides lo vuole giocare solo in ultima analisi. Tanto lui è abituato a prestare la sua opera solo nei minuti finali, e anche dopo. Di esperienza in ambito portuale ne ha a non finire: ha sotterrato decine di persone affogate in mare, quindi le competenze in ambito marittimo ci sono tutte. Certo, anche lui è leccese, ma tanto, uno più uno meno...

Marco Tullio Giustizieri: fa parte della nota famiglia impegnata nel settore pompe funebri, e già questo basterebbe a giustificare la nomina. Ma il candidato ha dalla sua, rispetto ai concorrenti, una carta vincente: da sempre abita in una casa vista mare, quindi conosce a menadito i venti di scirocco e di tramontana, e le conseguenti condizioni del mare. Competenze che sono ben al di sopra di quelle mostrate da qualche vecchio presidente dell’Autorità portuale.

Gaetano del Bar Betty: ha visto più barche lui dei comandanti della capitaneria, quindi perché non nominarlo segretario generale dell’Autorità portuale? Qualche brindisino che vorrebbe rivedere il lungomare spoglio e morto, però, si oppone, per il timore che l’imprenditore piazzi tavolini e ombrelloni anche nella stanza di Haralambides. Il che, in fin dei conti, non sarebbe mica male... tanto la stanza del presidente - tra missioni, fiere e commissariamenti - resta spesso vuota. Contro la nomina del simpatico Gaetano, però, gioca un solo fattore. Il suo cognome è Greco. Ce ne basta uno.