Tutti al capezzale di Ferrarese: intercettate le telefonate di solidarietà
Un uomo distrutto, alle soglie della disperazione: ecco come appare Massimo Ferrarese nelle intercettazioni telefoniche in nostro possesso, effettuate dal gruppo Facebook "Microsatira” sulle utenze dell'ex presidente della Provincia. Lo chiamano tutti: Senzacolonne, Antonio Corlianò e Nando Marino, Consales, Ciro Argese, Studio 100, il nemico Vitali e perfino dalla redazione di Satyricon arriva uno squillo di solidarietà. Tutti a sostenere il Patròn, nella speranza che sia scongiurata la sua eliminazione dalle liste per le Politiche. Evidentemente nessuno di loro lo vuole più a Brindisi, e spera che vada a Roma. Ecco le trascrizioni.
Un uomo distrutto, alle soglie della disperazione: ecco come appare Massimo Ferrarese nelle intercettazioni telefoniche in nostro possesso, effettuate dal gruppo Facebook "Microsatira? sulle utenze dell'ex presidente della Provincia. Lo chiamano tutti: Senzacolonne, Antonio Corlianò e Nando Marino, Consales, Ciro Argese, Studio 100, il nemico Vitali e perfino dalla redazione di Satyricon arriva uno squillo di solidarietà. Tutti a sostenere il Patròn, nella speranza che sia scongiurata la sua eliminazione dalle liste per le Politiche. Evidentemente nessuno di loro lo vuole più a Brindisi, e spera che vada a Roma. Ecco le trascrizioni.
Senzacolonne-Ferrarese.
S: «Presidente, ci sono novità?»
F: «No, ma se arriveranno, come al solito sarete i primi a saperlo».
S: «Speriamo bene, Presidente. Noi siamo raccolti in preghiera per lei. Qualcuno tra noi sta perfino digiunando».
F: «Grazie ragazzi, ho bisogno del vostro conforto».
Studio 100-Ferrarese
S100: «Massimo, ci sono novità?»
F: «No, ma se arriveranno, come al solito sarete i secondi a saperlo».
S100: «Speriamo bene. Noi stiamo andando a piedi a Jaddico, a chiedere il miracolo. Qualcuno tra noi ha deciso di camminare scalzo».
F: «Grazie ragazzi, ho bisogno del vostro conforto».
Satyricon-Ferrarese
S: «Presidente, ma è vero che l'hanno trombata?»
F: «Al momento sì, siete contenti?».
S: «Al contrario, siamo tristi. Senza di lei Satyricon non avrebbe ragione di esistere».
F: «Lo so, anche il mondo, senza di me, non avrebbe ragione di esistere».
S: «Comunque le siamo vicini. Teniamo in frigo un Krug in attesa della buona notizia!».
F: «Mi prendete per il culo?».
S: «Presidente, lo sa che non lo abbiamo mai fatto. Venga a festeggiare con noi, non appena riceverà la notizia dell'inserimento in lista».
Ciro Argese-Ferrarese
CA: «Massimo, non ho più lacrime per piangere».
F: «Coraggio Ciro, ce la possiamo ancora fare...».
CA: «Lo spero, ma se dovesse andare male che facciamo nei prossimi mesi?».
F: «Continueremo la battaglia su Facebook».
CA: «Massimo, lo sai che io su Facebook non so nemmeno entrare. E i miei non vogliono più farlo per me. Questa storia mi distrugge. Avrei preferito perdere la Baldassarre dalla giunta Consales».
Corlianò/Marino-Ferrarese
C/M: «Patròn, oggi vinceremo per te»
F: «Grazie ragazzi, ma francamente non me ne può fregar di meno...»
C/M: «Minchia! È proprio così disperata la situazione?»
F: «Diciamo che stiamo lì lì per finire nella merda...»
C: «Patròn, stai tranquillo, Risorgeremo anche questa volta».
F: «No Antonio, questa volta se va male non ci salva nemmeno la Croce rossa».
Gino Vitali-Ferrarese
V: «Trombano anche te?»
F: «Al momento sì»
V: «E cosa faremo ora?»
F: «Ci toccherà tornare a lavorare».
V: «Per te è facile, io dopo tutti questi anni ho dimenticato pure il codice civile».
F: «Coraggio Gino, qualcosa inventeremo».
V: «Ok Massimo, comunque non disperiamo, c'è sempre una speranza».
F: «La bocca tua è di zucchero».
Consales-Ferrarese
C: «Massimo, ci sono novità?»
F: «Ancora no, stiamo trattando».
C: «Coraggio, vedrai che tutto si sistemerà, non possono lasciarti fuori».
F: «Questi sono capaci di tutto».
C: «In ogni caso, volevo dirti che se dovesse andare male io un'idea ce l'avrei».
F: «Quale?».
C: «Ti faccio entrare in giunta al posto della Baldassarre».
F: «Grazie Mimmo, sei un amico, ma lo sai che non sono abituato a fare il numero 2».
C: «Se vuoi, ti faccio sedere sulla mia poltrona un giorno a settimana, e ti concedo anche una conferenza stampa al mese».
F: «Grazie Mimmo, sei un amico, vedo che hai compreso la tragedia che sto vivendo».