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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tutti al capezzale di Ferrarese: intercettate le telefonate di solidarietà

Un uomo distrutto, alle soglie della disperazione: ecco come appare Massimo Ferrarese nelle intercettazioni telefoniche in nostro possesso, effettuate dal gruppo Facebook "Microsatira” sulle utenze dell'ex presidente della Provincia. Lo chiamano tutti: Senzacolonne, Antonio Corlianò e Nando Marino, Consales, Ciro Argese, Studio 100, il nemico Vitali e perfino dalla redazione di Satyricon arriva uno squillo di solidarietà. Tutti a sostenere il Patròn, nella speranza che sia scongiurata la sua eliminazione dalle liste per le Politiche. Evidentemente nessuno di loro lo vuole più a Brindisi, e spera che vada a Roma. Ecco le trascrizioni.

Un uomo distrutto, alle soglie della disperazione: ecco come appare Massimo Ferrarese nelle intercettazioni telefoniche in nostro possesso, effettuate dal gruppo Facebook "Microsatira” sulle utenze dell'ex presidente della Provincia. Lo chiamano tutti: Senzacolonne, Antonio Corlianò e Nando Marino, Consales, Ciro Argese, Studio 100, il nemico Vitali e perfino dalla redazione di Satyricon arriva uno squillo di solidarietà. Tutti a sostenere il Patròn, nella speranza che sia scongiurata la sua eliminazione dalle liste per le Politiche. Evidentemente nessuno di loro lo vuole più a Brindisi, e spera che vada a Roma. Ecco le trascrizioni.

Senzacolonne-Ferrarese.

S: «Presidente, ci sono novità?»

F: «No, ma se arriveranno, come al solito sarete i primi a saperlo».

S: «Speriamo bene, Presidente. Noi siamo raccolti in preghiera per lei. Qualcuno tra noi sta perfino digiunando».

F: «Grazie ragazzi, ho bisogno del vostro conforto».

Studio 100-Ferrarese

S100: «Massimo, ci sono novità?»

F: «No, ma se arriveranno, come al solito sarete i secondi a saperlo».

S100: «Speriamo bene. Noi stiamo andando a piedi a Jaddico, a chiedere il miracolo. Qualcuno tra noi ha deciso di camminare scalzo».

F: «Grazie ragazzi, ho bisogno del vostro conforto».

Satyricon-Ferrarese

S: «Presidente, ma è vero che l'hanno trombata?»

F: «Al momento sì, siete contenti?».

S: «Al contrario, siamo tristi. Senza di lei Satyricon non avrebbe ragione di esistere».

F: «Lo so, anche il mondo, senza di me, non avrebbe ragione di esistere».

S: «Comunque le siamo vicini. Teniamo in frigo un Krug in attesa della buona notizia!».

F: «Mi prendete per il culo?».

S: «Presidente, lo sa che non lo abbiamo mai fatto. Venga a festeggiare con noi, non appena riceverà la notizia dell'inserimento in lista».

Ciro Argese-Ferrarese

CA: «Massimo, non ho più lacrime per piangere».

F: «Coraggio Ciro, ce la possiamo ancora fare...».

CA: «Lo spero, ma se dovesse andare male che facciamo nei prossimi mesi?».

F: «Continueremo la battaglia su Facebook».

CA: «Massimo, lo sai che io su Facebook non so nemmeno entrare. E i miei non vogliono più farlo per me. Questa storia mi distrugge. Avrei preferito perdere la Baldassarre dalla giunta Consales».

Corlianò/Marino-Ferrarese

C/M: «Patròn, oggi vinceremo per te»

F: «Grazie ragazzi, ma francamente non me ne può fregar di meno...»

C/M: «Minchia! È proprio così disperata la situazione?»

F: «Diciamo che stiamo lì lì per finire nella merda...»

C: «Patròn, stai tranquillo, Risorgeremo anche questa volta».

F: «No Antonio, questa volta se va male non ci salva nemmeno la Croce rossa».

Gino Vitali-Ferrarese

V: «Trombano anche te?»

F: «Al momento sì»

V: «E cosa faremo ora?»

F: «Ci toccherà tornare a lavorare».

V: «Per te è facile, io dopo tutti questi anni ho dimenticato pure il codice civile».

F: «Coraggio Gino, qualcosa inventeremo».

V: «Ok Massimo, comunque non disperiamo, c'è sempre una speranza».

F: «La bocca tua è di zucchero».

Consales-Ferrarese

C: «Massimo, ci sono novità?»

F: «Ancora no, stiamo trattando».

C: «Coraggio, vedrai che tutto si sistemerà, non possono lasciarti fuori».

F: «Questi sono capaci di tutto».

C: «In ogni caso, volevo dirti che se dovesse andare male io un'idea ce l'avrei».

F: «Quale?».

C: «Ti faccio entrare in giunta al posto della Baldassarre».

F: «Grazie Mimmo, sei un amico, ma lo sai che non sono abituato a fare il numero 2».

C: «Se vuoi, ti faccio sedere sulla mia poltrona un giorno a settimana, e ti concedo anche una conferenza stampa al mese».

F: «Grazie Mimmo, sei un amico, vedo che hai compreso la tragedia che sto vivendo».

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