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Martedì, 23 Aprile 2024
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A lezione con l'astronauta. Anche per scegliere tra diversi futuri

BRINDISI – Lo spazio è un crocevia di sogni, allo spazio si arriva anche partendo da Brindisi. E non solo perchè stamattina c’era l’astronauta italiano dal curriculum più ricco, a raccontare la sua storia a 400 studenti degli istituti superiori, ma perché in questo territorio c’è la possibilità per tutti di accedere ad un percorso di formazione e poi di lavoro che con le missioni spaziali ha cento punti di contatto. Era questo il senso vero dell’iniziativa promossa insieme dal Comune di Brindisi, dal Distretto aerospaziale Pugliese e dall’Università del Salento nell’auditorium dell’Autorità portuale, dove Umberto Guidoni ha raccontato ai giovani, che presto dovranno scegliere quale sarà la prossima tappa della loro formazione, il cammino di studi e di lavoro che lo ha portato, primo tra gli astronauti europei, a bordo della stazione spaziale assemblata anno dopo anno in orbita.

BRINDISI – Lo spazio è un crocevia di sogni, allo spazio si arriva anche partendo da Brindisi. E non solo perchè stamattina c’era l’astronauta italiano dal curriculum più ricco, a raccontare la sua storia a 400 studenti degli istituti superiori, ma perché in questo territorio c’è la possibilità per tutti di accedere ad un percorso di formazione e poi di lavoro che con le missioni spaziali ha cento punti di contatto. Era questo il senso vero dell’iniziativa promossa insieme dal Comune di Brindisi, dal Distretto aerospaziale Pugliese e dall’Università del Salento nell’auditorium dell’Autorità portuale, dove Umberto Guidoni ha raccontato ai giovani, che presto dovranno scegliere quale sarà la prossima tappa della loro formazione, il cammino di studi e di lavoro che lo ha portato, primo tra gli astronauti europei, a bordo della stazione spaziale assemblata anno dopo anno in orbita.

Un racconto di vita e di decisioni, di difficoltà e di successi che Guidoni ha illustrato anche con documenti audiovisivi che hanno catturato l’attenzione della folta platea (molti in piedi). Il bivio è indiscutibilmente l’università, e la porta principale da aprire è indiscutibilmente quella di ingegneria con molte delle sue specializzazioni, ma anche quelle delle discipline mediche, dell’astrofisica, ad esempio. Sui numero ruota il mondo dell’apprendimento, della ricerca e delle costruzioni legato alla conquista dello spazio. E’ già possibile a Brindisi imboccare una di queste strade, forse la più diretta, quella di Ingegneria aerospaziale (specialista di Ingegneria industriale, alla Cittadella della Ricerca), che statisticamente sta dimostrando come la campagna acquisti di questo tipo di laureati sia accesa e addirittura superiore nella domanda delle imprese all’offerta attuale della facoltà.

E in questo territorio si può anche lavorare, dopo la laurea, grazie al bacino di imprese grandi, medie e piccole che si sono organizzate in distretto per meglio competere a livello mondiale. In questo territorio si può e si potrà maggiormente in un futuro vicino fare ricerca e industrializzare materiali avanzati, dispositivi elettronici, sistemi. Lo hanno spiegato il presidente del Distretto aerospaziale, Giuseppe Acierno e il professore Lorenzo Vasanelli di Unisalento, mentre il sindaco Domenico Mennitti, che ingegnere non è ma è giornalista e scrittore, oltre che politico, ha ricostruito la storia antica dell’aeronautica a Brindisi. Una tradizione che oggi chiama le istituzioni a contribuire per elevare la qualità e la quantità dell’offerta formativa nel settore, ma anche i giovani di questo territorio a scoprire le possibilità concrete che tutto ciò offre ad essi.

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