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Assistenza agli alunni disabili, protesta per gli orari. La Asl rimedia, la scuola si vedrà

BRINDISI - “Stiano sereni i genitori dei piccoli allievi diversamente abili delle scuole di Mesagne e di Francavilla Fontana: gli operatori dell’azienda sanitaria saranno al loro fianco anche il sabato, come le mamme e i papà hanno espressamente richiesto”, parola del direttore generale Rodolfo Rollo che però aggiunge: “Noi ci saremo, mi auguro che ci siano anche gli operatori della scuola, se l’obiettivo è, come deve essere, l’integrazione scolastica”.

BRINDISI - “Stiano sereni i genitori dei piccoli allievi diversamente abili delle scuole di Mesagne e di Francavilla Fontana: gli operatori dell’azienda sanitaria saranno al loro fianco anche il sabato, come le mamme e i papà hanno espressamente richiesto”, parola del direttore generale Rodolfo Rollo che però aggiunge: “Noi ci saremo, mi auguro che ci siano anche gli operatori della scuola, se l’obiettivo è, come deve essere, l’integrazione scolastica”.

L’appendice in calce alla rassicurazione è anche germoglio di un dubbio, ma per capire l’uno e l’altro bisogna andare all’antefatto.  In tutte le scuola della provincia brindisina, in ossequio ad  una legge regionale per l’integrazione scolastica degli allievi diversamente abili, la Asl brindisina ha impegnato una serie di operatori sanitari da affiancare agli studenti nelle ore di lezione. Gli orari di servizio sono stati ovunque concordati con i dirigenti d’istituto, lo stesso è successo anche nelle due città in questione dove però i genitori si sono trovati di fronte ad una situazione anomala che, dopo una serie di chiarimenti richiesti senza successo, sono culminati nella stesura di una lettera aperta, scritta fra amarezza e indignazione.

“Siamo un gruppo di genitori che condividono l'avventura di avere figli disabili e questi figli, amati come pochi, hanno il diritto allo studio come tutti i bambini cosiddetti normali”, è questo l’incipit della missiva che poche righe appresso spiega: “Diritto, appunto, non concessione, non favore, ed in quanto tale garantito a priori. Ma così non e'.  Per assicurare l'integrazione e l'autonomia all'interno della scuola c'e' bisogno dell'assistenza scolastica ma  accade ormai da tempo che il personale che effettua tale servizio e' presente per un periodo di ore non sufficienti tanto da impedire a questi bambini di frequentare la scuola a tempo pieno ne' di poter frequentare nella giornata del sabato”.

Da settimane capitava infatti che gli studenti diversamente abili delle scuole materne ed elementari, per le quali è previsto il tempo pieno, dovessero abbandonare gli istituti alle 14 e 15 a differenza di tutti gli altri allievi, proprio a causa della presenza, a scadenza, degli operatori. Idem per le scuole medie, dove il problema si pone invece per la giornata di sabato. I genitori hanno chiesto dunque lumi al sindaco Francesco Scoditti, che stringendosi nelle spalle ha spiegato che orari di servizio e scelte competono alla Asl. E’ a questo punto che mamme e papà sono andati su tutte le furie: “La Asl che da sempre difende il diritto alla salute e segue i nostri figli con le varie strutture dislocate nel territorio, a cosa ha pensato quando ha stabilito orari e necessità per l'assistenza scolastica? Ci piacerebbe saperlo considerato che con premeditazione ha organizzato, prima dell'inizio dell'anno scolastico, un servizio che escludeva la presenza dei disabili in alcune ore e giornate della settimana”.

Le risposte invocate, arrivano direttamente dal direttore della Asl. “Fin dalle prime battute e i primi incontri con i sindacati, l’azienda sanitaria ha fatto presente la necessità di garantire il servizio di assistenza per sei giorni alla settimana su sei, su tutto il territorio brindisino. Il problema si è presentato solo a Mesagne e in una scuola di Francavilla Fontana perchè le disponibilità degli operatori sanitari sono state adeguate a quelle degli operatori scolastici di sostegno, e non viceversa. Chiaro che, quando i genitori hanno manifestato comprensibili rimostranze, abbiamo riconvocato le organizzazioni sindacali, chiedendo e ottenendo che le disponibilità fossero adeguate alle esigenze dei bambini. Come deve essere”.

Un fax della direzione sanitaria, indirizzato alle scuole, ha effettivamente rassicurato i genitori, ma solo a metà. Per tirare un sospiro di sollievo, attendono di vedere cosa accadrà sabato. Compreso il direttore Rollo. Il che spiega l’appendice in calce al dubbio: gli  operatori sanitari ci saranno, e quelli della scuola?

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