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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Aula futuro: "Majorana lepre istruzione"

BRINDISI - “Il Majorana di Brindisi è la lepre dell’istruzione in Italia”. Corre veloce, tutti gli altri per il momento stanno dietro. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione (ancora in carica, fino al varo del nuovo governo) Francesco Profumo, al telefono con il preside Salvatore Giuliano, con i ragazzi dell’istituto industriale di Brindisi, stamani, durante la cerimonia d’inagurazione della prima aula del futuro.

BRINDISI - “Il Majorana di Brindisi è la lepre dell’istruzione in Italia”. Corre veloce, tutti gli altri per il momento stanno dietro. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione (ancora in carica, fino al varo del nuovo governo) Francesco Profumo, al telefono con il preside Salvatore Giuliano, con i ragazzi dell’istituto industriale di Brindisi, stamani, durante la cerimonia d’inagurazione della prima aula del futuro.

C’era anche il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il sub commissario della Provincia di Brindisi, Giovanni Grassi e del capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Giovanni Biondi. Una lunga chiacchierata, per snocciolare i pregi e gli obiettivi raggiunti in termini di innovazione didattica dal Majorana di Brindisi. Dal book in progress, passando per gli ipad sui banchi.

Il badge, i registri online, le videoconferenze, le lezioni multimediali, il collegamento con le altre scuole d’Europa, gli stage che i ragazzi possono frequentare all’esterno, perfino in Cina.

Il Majorana è ‘avanti’, non c’è che dire. C’è il wifi nelle aule, si può rispondere ai quiz con uno smartphone. I laboratori sono hi-tech, è un mondo tecnologicamente incantato.

Preso l’impegno, stamattina, sempre durante la conversazione telefonica con il ministro, di importare al più presto a Brindisi l’esperienza di Firenze, città dove si è firmato un importante protocollo sull’edilizia scolastica, sulla nuova progettazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Intanto al Majorana, una delle 14 scuole 2.0 d’Italia si pensa a fare lezione in aule dalla dotazione multimediale. Al momento ce n’è una, a breve ne saranno messe a disposizione sette, per lo più per i ragazzi di terzo.

Le pareti sono di vernice blu e verde, c’è il parquet, tre computer, tre maxi schermi di cui almeno un paio touch screen. Uno di essi è quello che si vede in tv, a Sky ad esempio, e che i giornalisti utilizzano per le rassegne stampa. Negli armadietti sono catalogati una serie di tablet (quasi tutti iPad), in un altro ci sono invece in netbook. Per rispondere ai quiz si usa lo smartphone e la percentuale di risposte esatte appare online in tempo reale.

Il registro è elettronico, ma questa non è una novità. Sgabelli al posto sedioline, niente banchi, ma tavoli rotondi per creare gruppi di lavoro. Pouf per i momenti di distensione e, ovviamente wifi per consentire a tutti i ragazzi di essere in rete e di condividere i contenuti del proprio lavoro, quale che sia la materia.

I 1.200 del Majorana studiano su tablet e netbook. Gli zaini stanno per passare di moda, insomma, così come il rumore stridulo che fa il gesso sulla lavagna. Brindisi, almeno in questo, è capofila.

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