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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ausiliari scuola, si tratta sul piede di guerra

BRINDISI – Si apre uno spiraglio anche per i circa 400 ausiliari scolastici brindisini, ex Lsu, in stato d’agitazione da settimane per l’imminente cambio d’appalto del servizio di pulizia all’interno egli edifici scolastici. Nuovo incontro nel primo pomeriggio a Bari, presso la sede della Regione.

BRINDISI – Si apre uno spiraglio anche per i circa 400 ausiliari scolastici brindisini, ex Lsu, in stato d’agitazione da settimane per l’imminente cambio d’appalto del servizio di pulizia all’interno egli edifici scolastici. La società che dall’1 gennaio prenderà in mano il settore per conto della Regione Puglia, la Dussmann Service Italia, ha sospeso la sottoscrizione dei nuovi contratti di lavoro, in attesa dell’incontro che si svolgerà nel primo pomeriggio a Bari, presso la sede della Regione, fra la stessa Dussmann, i delegati sindacali e l’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli.

La novità è stata comunicata in tempo reale alle centinaia di ex Lsu (video), alcuni dei quali provenienti dalla provincia di Lecce, che stamani si sono radunati in corso Garibaldi, di fronte la sede dell’Hotel Orientale, per manifestare il loro malcontento. A livello regionale, sono circa 3600 le persone dei servizi ausiliari delle scuole interessate da questa vertenza. Ma quali sono le loro rivendicazioni, qual è la ragione della protesta in corso?

“La Dussmann – spiega Cosimo Di Maria, rappresentante del sindacato Cisl Fisacat – si è aggiudicata l’appalto regionale con un ribasso pari a circa il 60% rispetto all’importo a base d’asta di 194 milioni di euro. L’azienda ci ha quindi proposto dei contratti che prevedono una riduzione da 35 a 18 del monte di ore lavorative settimanali, con conseguente abbattimento dello stipendio mensile da 800 euro a 360 euro. In sostanza, stando al piano presentato dalla Dussmann, noi dovremmo lavorare 7 mesi l’anno. Nel periodo estivo e in occasione delle festività invernali, dovremmo starcene a casa: proprio come se fossimo degli studenti”.

I dimostranti minacciano lo sciopero a oltranza se la ditta appaltatrice non accoglierà le loro richieste entro l’1 gennaio, quando avverrà il passaggio di consegne con la società uscente (un consorzio costituito, fra le altre, dalle imprese Manutenocoop, Ancora, Termoraggi, Euroservizi). La speranza è che si possa arrivare a un accordo nel corso del vertice odierno. Se così non sarà, lo stato di agitazione si inasprirà.

“E’ in gioco il destino – spiega ancora Di Maria – di 3600 famiglie, alle quali si devono fornire delle risposte alle seguenti domande: perché la Dussmann è l’unica società che ha preso parte al bando di gara per l’assegnazione del servizio? Perché ha presentato un ribasso del 60%? Nessuno – prosegue Di Maria – firmerà il contratto, fino a quando non otterremo il ripristino dell’attuale trattamento contrattuale”.

I lavoratori, tenuti sotto controllo da decine di poliziotti e carabinieri (anche se la manifestazione è sempre rimasta nel solco di una pacifica rivendicazione dei propri diritti), hanno sciolto il presidio dopo la parziale apertura fatta da Dussmann. E fra pochi minuti si metteranno in viaggio alla volta di Bari, dove stanno convergendo gli ex Lsu sparsi in tutta la regione. Al fianco dei lavoratori si è schierato anche l’assessore Caroli.

Quest’ultimo, in una nota del 28 dicembre, aveva manifestato pubblicamente la sua delusione per il comportamento di Dussmann. “Non sono bastate 10 ore di trattativa - dichiarava Caroli - per arrivare ad un accordo sul cambio appalto dei servizi di pulizia nelle scuole. L’approvazione dell’emendamento alla legge di stabilità che aveva stanziato i fondi per garantire la prosecuzione a parità di condizione per due mesi aveva fatto sperare in un esito differente”.

“Ma – aveva sottolineato l’assessore, ex segretario della Cgil di Brindisi - nonostante il grande senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, l’azienda non ha voluto accettare il testo di mediazione proposto dall’assessore e faticosamente condiviso dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali. Con grande amarezza dico ai lavoratori che con le loro lotte si erano guadagnati uno spiraglio di speranza che oggi pare chiudersi, che la Regione continuerà la battaglia a fianco dei lavoratori sul tavolo nazionale perché vengano ripristinate le condizioni economiche preesistenti”. Oggi nuovo tentativo (Foto Gianni Di Campi).

 

 

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