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Comincia da Brindisi la rivoluzione digitale nella didattica e quella dei testi taglia-prezzi

BRINDISI - Tutti ne parlano. Dai telegiornali nazionali alla gente che passeggia per strada. All’istituto tecnico industriale Majorana di Brindisi i libri li scrivono i professori. Ma non è tutto qui. Oltre ad aver fatto clamore e aver suscitato ammirazione e lodi dal Ministero dell’Istruzione , nonché dallo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’istituto torna a stupire. Il progetto Book in Progress , che prevede appunto la diffusione dei libri scritti dai docenti al semplice costo di stampa e che ha consentito un sostanzioso risparmio per le famiglie degli studenti, ha ampliato il suo raggio. Busto Arsizio ha deciso di adottare il progetto del Majorana, in compagnia di altre 13 scuole allettate dalla produzione made in school. Essa infatti , oltre che risultare meno dispendiosa , è innegabile, infatti , il prezzo alto della maggior parte dei libri di testo prodotte dalle grandi case editrici, favorisce anche un metodo di apprendimento più immediato , creato da chi insegna e che conosce personalmente chi deve imparare , come dire un rapporto diretto da “produttore a consumatore”.

BRINDISI - Tutti  ne parlano. Dai telegiornali nazionali alla gente che passeggia per strada.  All’istituto tecnico industriale Majorana di Brindisi i libri li scrivono i professori. Ma non è tutto qui. Oltre ad aver fatto clamore e aver suscitato ammirazione e lodi dal Ministero dell’Istruzione , nonché dallo stesso Presidente della Repubblica Giorgio  Napolitano, l’istituto torna a stupire.  Il progetto Book in Progress , che prevede appunto la diffusione dei libri scritti dai docenti al semplice costo di stampa e che ha consentito un sostanzioso risparmio per le famiglie degli studenti, ha ampliato il suo raggio. Busto Arsizio ha deciso di adottare il progetto del Majorana, in compagnia di altre 13 scuole allettate dalla produzione made in school. Essa infatti , oltre che risultare meno dispendiosa , è innegabile, infatti , il prezzo  alto della maggior parte dei libri di testo  prodotte dalle grandi case editrici, favorisce anche un metodo di apprendimento più immediato , creato da chi insegna e che conosce personalmente chi deve  imparare , come dire un rapporto diretto da “produttore a consumatore”.

I ragazzi sono entusiasti dell’iniziativa , assieme  alle famiglie che sicuramente hanno tirato un sospiro di sollievo vedendosi sollevati dalla spesa che ha la fama di essere troppo spesso un vero e proprio salasso. Ma le novità non si fermano qui, in quanto questa volta il preside “del risparmio” Salvatore Giuliano  si può dire meritevole anche dell’appellativo  di dirigente “tecnologico”, avendo scomodato la Microsoft stessa, leader mondiale del software , la Capgemini , la più grande multinazionale di Consulenza, Information Technology e Outsourcing di origine europea, e l’Intel ,produttrice di semiconduttori come microprocessori, dispositivi di memoria e altre tecnologie di ultima generazione.

Questi tre grandi gruppi assieme all’entusiasmo e all’inventiva dell’istituto hanno fatto sì che il Book in Progress  venisse affiancato da un Net in Progress (il progetto "Scuola 2.0"). Gli alunni, infatti, non verranno solo dotati di libri “fai dal  prof” , ma anche di un computer portatile Asus arricchito dalla piattaforma Microsoft BPOS , predisposta e configurata da Capgemini.  Questa organizzazione base del computer  renderà automatica e semplice la comunicazione scuola- famiglia , arrivando a un aggiornamento in tempo reale di ciò che sta avvenendo in aula a livello didattico , ma metterà anche a disposizione una comunicazione continua fra alunni e professori, assicurando così una vera e propria assistenza  nello studio.  Basandosi sui più famosi  social network , questa piattaforma finirà con l’abbracciare tutti gli studenti  che potranno confrontarsi e risolvere problemi riscontrati magari in una traccia di algebra o di meccanica.

Per vere e proprie  difficoltà nel capire un determinato argomento , è tornato a pensarci  il preside , questa volta unendo l’attenzione alla situazione economica delle famiglie e il mondo virtuale. Invece di pagare insegnanti privati , la cui gran parte percepisce una media di 15 euro a ora,  saranno disponibili online lezioni date dagli stessi insegnanti dell’istituto, che grazie a Intel Teach hanno aumentato l’efficacia delle loro lezioni con l’uso di nuove tecnologie e che ripeteranno davanti a una   webcam la lezione non compresa fino in fondo.

Grazie a sistemi come questo saranno evitabili le code infinite che ogni genitore fa, nel pomeriggio invernale stabilito per i temutissimi colloqui. Di sicuro si eviterà uno noioso spreco di tempo e si favorirà un dialogo più frequente fra la famiglia e i prof , oltre probabilmente a un attenzione maggiore dei figli studenti, coscienti ormai di essere sorvegliati a vista . Niente più “diserzioni”, meno sigarette fumate di nascosto nei bagni, e meno sbadigli in classe …vostra madre in realtà non sta cucinando, vi sta guardando.

Ma oltre tutti i timori possibili degli studenti meno diligenti , il Net e il Book in progress sono un assoluto successo ,come dichiara Carlo Parmeggiani, Regional Business Manager Large Accounts & Education Italia e Svizzera,” il progetto rende oggi la Puglia e il nostro Paese ancora una volta protagonisti di quella rivoluzione digitale della didattica che è destinata a cambiare in meglio la scuola che oggi conosciamo”, e come aggiunge Alessandro Paolucci, direttore della divisione Education di Microsoft Italia, “crediamo che nell’era di Internet sia prioritario permettere a studenti, educatori e genitori di sperimentare nuove forme di collaborazione e scambio”. Quindi ragazzi, non sorprendetevi se un pomeriggio  trovate la vostra carissima professoressa di chimica seduta in salotto a ridere con vostra madre davanti a una calda tazza di the, non siete in un incubo (ops, sogno) è tutto merito dello school’s social network, altro che Facebook.

Oggi , infine, dalle 17,30 presso l’istituto ormai sotto l’occhio dei riflettori, sono in  consegna  i libri ai ragazzi delle prime classi e verranno presentati i progetti durante un incontro a cui prenderanno parte nomi di rilievo come Max Brischi (consigliere del ministro dell’istruzione Gelmini), Nada Cataldi (Intel Italia), Francesco Paolucci (Microsoft Italia ) Pasquale Maroni (Capgemini Italia), Roberto Mattioni (Asus Italia), Silvia Landi (Adiconsum) e Piero Minchillo (Xerox Italia) Lucrezia Stellacci (Direttore Ufficio Scolastico Regionale Per La Puglia), Francesco Capobianco (Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Di Brindisi), Massimo Ferrarese (Presidente Della Provincia Di Brindisi). Il Majorana è andato avanti, ora tocca alle altre scuole, che si spera l’affianchino presto in questa corsa verso un’istruzione migliore.

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