Dal “Calamo” alle olimpiadi: dell'italiano
OSTUNI - L’italiano è ormai diventato la lingua comune degli italiani, così come auspicato dai padri fondatori della nazione, e la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità nazionale è stata, anche su questo tema, occasione di bilancio e di progetto. Così, per rinnovare lo studio e l’apprendimento dell’italiano e perché la sua pratica possa diventare elemento essenziale di formazione culturale, indispensabile strumento di conoscenza, agente primo di comunicazione e di relazioni, quest’anno l’Accademia della Crusca, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e l’Università di Firenze, ha indetto la prima edizione delle Olimpiadi di lingua italiana.
OSTUNI - L?italiano è ormai diventato la lingua comune degli italiani, così come auspicato dai padri fondatori della nazione, e la ricorrenza dei 150 anni dell?Unità nazionale è stata, anche su questo tema, occasione di bilancio e di progetto. Così, per rinnovare lo studio e l?apprendimento dell?italiano e perché la sua pratica possa diventare elemento essenziale di formazione culturale, indispensabile strumento di conoscenza, agente primo di comunicazione e di relazioni, quest?anno l?Accademia della Crusca, sotto l?alto patronato del Presidente della Repubblica ed in collaborazione con il Ministero dell?Istruzione e l?Università di Firenze, ha indetto la prima edizione delle Olimpiadi di lingua italiana.
Un successo inatteso, anche per gli organizzatori, che ha coinvolto 165 scuole secondarie superiori e ben 1239 studenti su tutto il territorio nazionale contando anche la partecipazione di istituti italiani all?estero. Dopo le fasi regionali, oggi e domani tiene banco a Firenze la gara nazionale cui partecipa Giovanni Monna, carovignese, studente del Liceo Classico ?Calamo? di Ostuni.
Il giovane ?olimpionico? dovrà confrontarsi con gli altri finalisti su problemi di lessico, morfologia e sintassi e, se risulterà tra i primi dieci classificati, potrà aggiudicarsi un viaggio presso una rinomata università europea, dove si coltivino studi di italianistica.