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Sabato, 20 Aprile 2024
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Erasmus, fondi agli sgoccioli

Il programma Erasmus permette agli studenti universitari di trascorrere da 3 a 12 mesi in un altro paese europeo per compiervi un periodo di studi o un tirocinio presso un’impresa o un’organizzazione. Tantissimi, centinaia e centinaia di studenti italiani negli ultimi anni hanno studiato all’estero. Dopo 25 anni però sono finiti i fondi europei per il progetto di ricerca. “In parte”, fanno sapere direttamente da Bruxelles. Ma sono coperti gli ultimi universitari che hanno già aderito al progetto per il 2012 e fino a metà del 2013. Il resto sarà a carico degli Atenei e delle famiglie.

Il programma Erasmus permette agli studenti universitari di trascorrere da 3 a 12 mesi in un altro paese europeo per compiervi un periodo di studi o un tirocinio presso un’impresa o un’organizzazione. Tantissimi, centinaia e centinaia di studenti italiani negli ultimi anni hanno studiato all’estero. Dopo 25 anni però sono finiti i fondi europei per il progetto di ricerca. “In parte”, fanno sapere direttamente da Bruxelles. Ma sono coperti gli ultimi universitari che hanno già aderito al progetto per il 2012 e fino a metà del 2013. Il resto sarà a carico degli Atenei e delle famiglie.

I fondi stanziati dall’Ue per il progetto Erasmus dunque finanzieranno gli studenti fino a giugno dell’anno prossimo. Molteplici sono le preoccupazioni degli universitari, soprattutto dopo che il commissario europeo al Bilancio, Janus Lewandowski, ha informato il Consiglio che una dozzina di programmi comunitari avevano utilizzato oltre il 95% della dotazione annuale. Tra questi, anche, diverse iniziative di ricerca, sostegno all’occupazione e l’Erasmus, appunto. C’è stato un taglio di circa 3,5 miliardi di euro.

Per l’anno in corso, il commissario al Bilancio europeo, ha comunque, dato ampie rassicurazioni, spiegando che il 70% degli studenti ha ottenuto l’assegno europeo, e il restante 30% non ha nulla di cui preoccuparsi perché le agenzie nazionali hanno ancora i soldi in cassa. Per far fronte a questa falla, la Commissione Europea ha deciso che il 23 ottobre prossimo interverrà direttamente sulla vicenda, presentando una bozza di variazione sul budget comunitario in modo da consentire all’Erasmus di  vivere ancora un po’.

La somma stanziata dalla Commissione per il 2013, invece,  è di 1,14 miliardi di euro, dei quali circa 490 milioni sarebbero destinati alle borse Erasmus per gli scambi di studenti e personale. Una parte di questa somma, però, sarà utilizzata per coprire il saldo negativo del 2012 che è di circa 180 milioni. Insomma, a metà dell’anno prossimo i fondi europei saranno già esauriti.

L’Erasmus, se non ci saranno, variazioni importanti il prossimo 23 ottobre, non scomparirà del tutto ma i costi verranno scaricati alle università e alle famiglie. Ad oggi l’Unione Europea prevede una borsa di studio mensile da 230 euro, per una durata massima di 12 mesi, la restante parte sarà scaricata sugli atenei e le famiglie degli studenti. Immaginare che gli Stati ovvero i 33 paesi Erasmus (Stati membri dell' UE, Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia) si facciano carico dei finanziamenti è un sogno ad occhi aperti, visti i tagli che continuano ad esserci nel mondo dell’istruzione, della scuola e la ricerca.

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